|
|
|
Molti, discutendo l’attentato dell’11 settembre, si domandano chi di noi sia un agente del governo [statunitense]. Nei forum telematici a volte si assiste a discussioni, anche piuttosto accese, generate dallo scambio di accuse reciproche tra i partecipanti al forum i quali si accusano l’un l’altro di essere un agente del governo. Ci sono svariati motivi per cui certuni sono sospettati di essere agenti; ecco alcuni casi: 1) Individui che sostengono ipotesi demenziali(*) Il presente articolo è piuttosto datato; l’autore da allora ha raffinato la comprensione sui responsabili dei crimini enormi che sconvolgono il mondo, giungendo, per esempio, alla conclusione che la CIA è sì un ente degli USA, ma è infiltrata dalla rete criminale giudaica al punto da lavorare per essa. Lo si tenga a mente leggendo questo scritto. 1) Individui che sostengono ipotesi demenziali A milioni insistono nel sostenere spiegazioni idiote per l’attacco dell’11 settembre. Ad esempio, benché il volo 77 avesse due motori di grosse dimensioni, le fotografie scattate dopo lo schianto contro il Pentagono mostrano solamente un piccolo pezzo di un motore di dimensioni ridotte. Qualcuno insiste che l’altro motore si sia bruciato nell’incendio sviluppatosi, senza fornire una spiegare su come faccia un motore massiccio in acciaio a evaporare in un incendio, per quanto le fiamme possano essere intense. Coloro i quali promuovono ipotesi demenziali generano molti sospetti: Il professor Bazant, per esempio, ha sostenuto la The Pancake Theory (*), ma non si è mai preso la briga di rispondere alle critiche che mostrano che si tratti di un’ipotesi assurda. Il professor Bazant crede veramente a questa sua teoria? O è stato ingannato, ricattato o minacciato perché la pubblicasse? A volte purtroppo è impossibile stabilire chi di noi crede veramente alle proprie ipotesi idiote da chi è stato pagato o minacciato perché le diffonda. Possiamo stabilirlo solamente per coloro che conosciamo bene personalmente. Mio fratello e sua moglie, per esempio, credono alla versione ufficiale del governo secondo cui ad attaccare gli USA l’11 settembre 2001 sia stato Osama bin Laden. Qualche volta inoltre ripetono le frasi semplicistiche che hanno sentito dai notiziari televisivi, come se fossero pappagalli invece che esseri umani. Entrambi insistono che le mie “ipotesi del complotto” siano errate e dicono di avere un amico fisico che può mostrarmi facilmente che mi sbaglio. Ogniqualvolta chiedo loro di dire al quel professore di fisica di “darmi una lezione,” trovano sempre una scusa, dicendo, per esempio, di essersene dimenticati o di essere troppo indaffarati. Mio fratello e sua moglie sono pronti a insultarmi senza però presentare mai prove a supporto delle loro accuse. Io non li insulto, ma, se mai lo facessi, utilizzerei comunque prove a supporto delle mie dichiarazioni. Mi trattano in un modo per il quale si lamenterebbero se fossi io a impiegarlo nei loro confronti. Se non li conoscessi così bene, sarei certo che entrambi siano nel libro paga della CIA. La maggior parte della gente non è interessata a indagare per conto proprio né a pensare, e ha difficoltà notevoli ad affrontare le critiche nei loro confronti e gli argomenti sgradevoli. Pensano di essere indipendenti, ma seguono la massa come pecore. Gli agenti governativi si possono mescolare facilmente tra la popolazione senza dare nell’occhio per il semplice fatto che questa, per la maggior parte, si comporta in modo stupido e irrazionale. Se al mondo tutti fossero in buona salute mentale e intelligenti, gli agenti della CIA starebbero alla larga perché sarebbero gli unici a promuovere ipotesi stupide. Il fatto che gli agenti del governo possano mescolarsi così facilmente tra noi è segno che la maggior parte della gente ha un cervello scandente. (*) Letteralmente,
teoria [del crollo a] pancake; in base a essa, il crollo
delle torri gemelle sarebbe avvenuto a causa del distacco delle
lastre che formavano i piani superiori, le
quali cadendo, finivano per trascinare con sé anche i
piani inferiori su cui si andavano accumulavando. Il primi piani a
cadere si sarebbero staccati a causa della distorsione provocata
dall’aumento di temperatura dovuta agli incendi e all’indebolimento
della resistenza dell’acciaio ad alta temperatura. 2) Individui che ignorano certe questioni Molti si atteggiano a “campioni di giustizia,” come, per esempio, Michael Moore, Amy Goodman, e Noam Chomsky. Molti di questi campioni di giustizia tuttavia rimangono in silenzio a proposito dell’attacco dell’11 settembre. Stanno zitti anche sull’attentato dinamitardo a Oklahoma City e su molti altri imbrogli. So che in molti hanno cercato di far sì che Amy Goodman discutesse la questione dell’attacco dell’11 settembre nel suo programma radiofonico; senza successo però, visto che costei ha sempre evitato l’argomento. Anche Noam Chomsky e Mike Ruppert si rifiutano di parlare in modo serio dell’attentato dell’11 settembre. Nessuno di questi “campioni di giustizia” in effetti ha mentito sull’attacco dell’11 settembre, ma piuttosto ha evitato certi aspetti di quell’attentato. Ciò genera molti sospetti:
La rabbia nei confronti di questi campioni di giustizia, già montata per aver taciuto sulla questione dell’attacco dell’11 settembre, non farà sì però che rompano il silenzio, né che migliorino il mondo. Non siamo in grado nemmeno di comprendere perché questi campioni di giustizia evitino l’argomento dell’attentato dell’11 settembre. Visto che non sappiamo perché tacciono su tale questione, come potremo mai comprendere cosa fare perché parlino? Possiamo solo provare a indovinare perché mantengano tale silenzio. Sospetto, per esempio, che Michael Moore sia troppo stupido per capire che cosa sta succedendo e che venga manipolato dai suoi “amici.” Sospetto che Amy Goodman abbia paura di parlare, forse perché qualcuno le ha fatto capire in modo sottile che il suo programma radiofonico terminerà se parlerà troppo. E suppongo che i sionisti mettano paura a Noam Chomsky, il quale è presente nella lista degli ebrei “Self Hating, Israel Threatening” (*); i sionisti lo chiamano un “ebreo patetico.” Certamente, queste mie assunzioni potrebbero essere errate. Michael Moore forse sa che cosa sta succedendo, ma preferisce sfruttare la situazione per guadagnare ricchezza e notorietà. Amy Goodman forse è interessata più a promuovere una qualche forma di comunismo e non vuole essere coinvolta in qualsiasi movimento che non sia d’aiuto alla causa del comunismo. E Noam Chomsky forse è veramente un “ebreo patetico.” Provare rabbia nei loro confronti di questi campioni di giustizia che rifiutano, qualsiasi sia il motivo, di discutere la questione dell’attentato dell’11 settembre, è una perdita di tempo e peggiora la situazione. Ammettiamo per un momento che, per esempio, Mike Ruppert rimanga in silenzio sulla questione dell’attacco dell’11 settembre perché minacciato. Ruppert in tal caso avrebbe a che fare con le minacce di morte provenienti dal governo, da una parte, e con gli attivisti per la verità sull’11 settembre che lo insultano credendolo un agente della CIA, dall’altra. In tal caso non aiuteremmo Ruppert – né il mondo. Finora l’odio non ha mai risolto nessun problema e non vedo come possa far parlare questi campioni di giustizia; al più renderà loro solamente la vita più miserabile. Nemmeno la tortura funziona; anzi, gli attivisti per la verità sull’11 settembre potrebbero volgere la situazione in commedia proponendo che Amy Goodman, Michael Moore, e gli altri campioni di giustizia vengano mandati nella prigione Abu Ghraib per essere torturati. Che cosa dovremmo fare quindi con questi campioni di giustizia? Consiglio di lasciarli soli. Dobbiamo educare la gente, non incoraggiare la rabbia. Dobbiamo ispirare la gente a migliorare il mondo, non incoraggiarla a odiare. (*) “Self-Hating, Israel Threatening”
letteralmente significa ebrei “che odiano se stessi e sono una
minaccia per Israele”; l’acronimo, shit, in inglese vuol dire
m#rda. Sembra che in tutti i forum telematici in cui viene discusso l’attentato dell’11 settembre scoppino forti discussioni su chi dei partecipanti al forum sia un agente della CIA. Questi scontri scoppiano semplicemente dalla frustrazione e dall’ira provocata da tutti coloro che non sono in grado di affrontare la realtà (come mio fratello e sua moglie)? O ci sono veramente agenti della CIA che scrivono nei forum telematici, parte dei quali viene smascherata? O qualcuno di quelli che scatenano queste lotte lavora in verità per la CIA per mettere gli attivisti per la verità sull’attacco dell’11 settembre l’uno contro l’altro in modo da impedire loro di impiegare il tempo facendo qualcosa di produttivo? Avremmo un’influenza enorme sul mondo se tutti nel movimento per la verità sull’attacco dell’11 settembre lavorassero insieme come un gruppo compatto. Se tuttavia il governo riuscisse a incoraggiare gli attivisti per la verità sull’attacco dell’11 settembre a combattersi tra loro, il loro movimento si trasformerebbe in un’orda disorganizzata di individui adirati che sprecano l’uno il tempo dell’altro in lotte inutili. Lo stesso dicasi anche per la conquista di una nazione: un piccolo gruppo può ottenere il controllo di una nazione di grosse dimensione facendo in modo che i cittadini di tale nazione si combattano tra loro. Gli statunitensi, per esempio, passano molto tempo a lottare l’uno contro l’altro quando viene sollevata la questione dell’aborto, specialmente quello “tardivo,” o sulla possibilità di tagli allo stato sociale [nel testo, welfare] o alla sicurezza in ambito sociale. Non sorprende quindi che sembra che tali questioni vengano sollevate apposta in ogni campagna elettorale. Gli statunitensi, in maggioranza impegnati a combattersi l’un l’altro sulla questione dell’aborto o su quella del welfare, non notano che la loro nazione degenera e che il loro governo è influenzato da un piccolo gruppo di individui. Perché il movimento per la verità sull’attentato dell’11 settembre sia utile dobbiamo evitare di frantumarci in un agglomerato di singoli individui adirati. Tra noi potrebbero esserci agenti governativi che potrebbero avere lo scopo di istigare conflitti (*). (*) Più tardi Hufschmid si è reso conto che praticamente tutti i truth seeker lavoravano per la rete criminale giudaica; leggere al proposito i suoi scritti più recenti. |