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Attenzione!

Il sito internet Judicial-Inc, ora rimosso, era gestito segretamente dalla rete criminale giudaica  e conteneva propaganda molto sottile. Riportava, spesso, ma non sempre, fatti veri e di solito poco noti al pubblico, che usava come esca per distogliere il lettore dagli investigatori onesti , in particolare Eric Hufschmid e Christopher Bollyn (prima che fosse rapito), oltre che Robert Faurisson. A volte le conclusioni, tratte omettendo informazioni critiche, coprivano crimini ben peggiori di quelli evidenti a prima vista. Non fatevi ingannare dalla veemenza degli attacchi verso gli ebrei criminali sacrificabili; codesto sito internet proteggeva i nazisti della Seconda Guerra Mondiale (benché ammettesse l’olobufala), i finti sbarchi sulla Luna delle missioni Apollo, il rapimento di Bollyn, e sembrava intento a manipolare i lettori per lucrare dalla compravendita di oro. Cercava inoltre di provocare rabbia nei confronti degli ebrei, spesso ritratti con un aspetto maligno in fotografie ritoccate . Reazioni rabbiose alla rete criminale giudaica sono controproducenti; abbiamo bisogno di un’azione fredda, ponderata, efficace, e a tutto campo. Tenendo a mente che i criminali sono i meglio informati sui loro crimini, si vagli il presente scritto con la massima cautela.




9 novembre 2012

[l’originale è qui ]





Judicial-Inc.
Due libri sui “delitti d’onore” musulmani
Due bufale realizzate dai sionisti
(*)

degli estensori del sito internet Judicial-Inc.biz

4 marzo 2008

[l’originale è qui ]


(*) L’amore ucciso / Un delitto d’onore nella Giordania di oggi e Bruciata viva / Vittima della legge degli uomini.




Decapitata per non aver indossato il burka




Beth Hussein fu impiccata per avere letto la rivista Cosmopolitan




La madre aveva avuto una relazione sentimentale

Il figlio ora deve seppellirla; i compaesani poi la lapideranno.





Due di libri inventati sui delitti d’onore musulmani

Questi due libri appartengono allo stesso genere degli innumerevoli libri sull’olocausto che parlano del terrorismo nazista, con la variante che in questo caso i musulmani uccidono le ragazze-madri e le nonne uccidono le bambine soffocandole.

[In figura: Delitti d’onore]





Racconti inventati: la favola di due ricordi dei delitti d’onore

I libri Forbidden Love [traduzione italiana, L’amore ucciso / Un delitto d’onore nella Giordania di oggi] e Burned Alive [traduzione italiana, Bruciata viva / Vittima della legge degli uomini] sono due successi commerciali basati sui ricordi pertinenti l’omicidio d’onore nel mondo arabo.

Entrambi, pubblicati nel 2003, hanno attratto ottime recensioni da riviste importanti e anche le raccomandazioni entusiastiche di molti lettori. Entrambi i libri sono basati su una storia di un’amicizia tra un cristiano e una musulmana – in entrambi questi libri di memorie una ragazza musulmana è minacciata di morte e un amico cristiano tenta di salvarla.





Norma Khouri è una “fabbricatrice di bufale”

L’autrice [di L’amore ucciso] Norma Khouri (nata Naomi Cohen?) era in realtà un’americana cresciuta a Brooklyn, non ad Amman, come sosteneva. L’autrice [di Bruciata viva] che si cela dietro lo pseudonimo di “Sauad” è una donna misteriosa che vive in Francia.

C’è una somiglianza impressionante tra i due libri.




Entrambi i libri sono stati invenzioni sioniste

Entrambi i libri Bruciata viva e L’amore ucciso erano basati in luoghi evidentemente immaginari.





Nulla di mai esistito

Il primo libro è basato su una ragazza musulmana che ha lavorato in un salone per parrucchiere. Uno in particolare: un salone per parrucchiere unisex [i.e. per entrambi i sessi, ndt] ad Amman negli anni 1990, ma saloni del genere non esistevano ad Amman e i giordani frequentano barbieri esclusivamente per uomini.




Il secondo libro è un’altra bufala

Bruciata viva, il secondo libro, è basato sulla storia di una ricca famiglia di un povero villaggio remoto della Cisgiordania degli anni 1970. La famiglia viveva su una collina in una tenuta ricintata da un cancello.

Il problema è non esiste nessun posto del genere e i soli cancelli nella Cisgiordania sono i posti di blocco con il filo spinato presidiati da sadici soldati israeliani armati.





I sionisti realizzano un documentario drammatico

Il libro Bruciata viva è stato premiato, mentre il libro L’amore ucciso è ancora una lettura consueta per gli studenti creduloni di importanti università. Anna Broinowski ha prodotto un documentario su quest’ultimo libro.





Che modo di morire!

Sasha (Souad) rimase incinta a 18 anni, disonorando i genitori, e così il cognato le versò addosso benzina e le ha diede fuoco. La ragazza sopravvisse; a soccorrerla fu Jacqueline, un europeo che lavorava nel volontariato che era in Medio Oriente per prendersi cura dei bambini in difficoltà e che fece in modo che la giovane donna gravemente ustionata fosse trasportata in aereo in Svizzera perché lei e il suo neonato ricevessero cure mediche e supporto.

Oggi, Souad è “da qualche parte in Europa,” sposata con tre figli; la sua testimonianza rimane ancora anonima perché la donna non sia messa in pericolo. Capitoli occasionali di Jacqueline completano il contesto più ampio.





Souad vede uccidere la sorella

Successivamente Souad si è ricordata, molto provvidenzialmente, di avere una sorella più giovane, Hanan, una giovane ragazza innocente che le fu uccisa davanti agli occhi.





La nonna uccise la nipote soffocandola

Souad sostiene di avere visto la madre dare alla luce una bambina e poi la nonna uccidere la neonata soffocandola.





Gli arabi uccidono le bambine

In un’intervista del 2003 un giornalista dell’ANSA ha osservato che: “Souad ... si ricorda molto bene come sua madre aveva strangolato le due neonate perché erano bambine.”




Le due autrici sono solo due “fabbricatrici di bufale”

La misteriosa Souad è presumibilmente francese, ma la maggioranza della gente sospetta che costei sia meramente una scrittrice di terza classe di Brighton Beach (*) di origine ebraica.

(*) Brighton Beach è la parte del quartiere di Brooklyn della città di New York sull’oceano con una notevole presenza di ebrei, ndt.




Norma Khoui rivive la sua infanzia

Il personaggio principale di Norma Khoui (nata Naomi Cohen) è Dalia, la sua migliore amica d’infanzia. Successivamente Norma ha affermato di avere basato il personaggio di Dalia su una sua cugina. “A lei è successa la stessa cosa che è accaduta a me,” ha affermato la Norma.

A quanto pare si tratta di un riferimento all’affermazione di Norma che sostiene di essere stata abusata sessualmente dal padre fin dalla tenera età. Una prassi comune in certe famiglie.




Una nota femminista è inorridita

Cristina Alberdi, ministro spagnolo per la sicurezza sociale, ha tenuto un discorso sul libro della Souad per la giornata internazionale della donna. “Questo lavoro scuote le nostre coscienze. È una testimonianza estremamente preziosa.” Ha aggiunto che leggendo il libro di memorie della Souad “ringraziò Dio di non essere nata in un paese in cui le leggi proteggono i delitti d’onore.”

Non è solo violenza perpetrata dagli uomini; a uccidere le donne sono anche altre donne musulmane.




Le conclusioni di Therese Taylor

Gli editori di Bruciata viva sono offesi che io metta questa “vera storia” sullo stesso piano di quella storia screditata narrata in L’amore ucciso.

Dopo aver esaminato attentamente entrambe queste memorie, direi che sono entrambe completamente false, ma delle due storie quella di Norma Khouri risulta più credibile in ogni punto. È quest’ultima che ha il diritto a essere offesa per essere messa sullo stesso piano della Souad e non viceversa. Almeno Norma Khouri è stata capace di raccontare una storia per un considerevole periodo di tempo. La Souad si inventa le cose man mano che procede alla stesura del testo e a stento riesce a sostenere una singola intervista senza contraddirsi.

L’articolo completo qui.