pagina principale di Hufschmid 
 indice degli scritti tradotti in italiano 

Attenzione!

Il sito internet Judicial-Inc, ora rimosso, era gestito segretamente dalla rete criminale giudaica  e conteneva propaganda molto sottile. Riportava, spesso, ma non sempre, fatti veri e di solito poco noti al pubblico, che usava come esca per distogliere il lettore dagli investigatori onesti , in particolare Eric Hufschmid e Christopher Bollyn (prima che fosse rapito), oltre che Robert Faurisson. A volte le conclusioni, tratte omettendo informazioni critiche, coprivano crimini ben peggiori di quelli evidenti a prima vista. Non fatevi ingannare dalla veemenza degli attacchi verso gli ebrei criminali sacrificabili; codesto sito internet proteggeva i nazisti della Seconda Guerra Mondiale (benché ammettesse l’olobufala), i finti sbarchi sulla Luna delle missioni Apollo, il rapimento di Bollyn, e sembrava intento a manipolare i lettori per lucrare dalla compravendita di oro. Cercava inoltre di provocare rabbia nei confronti degli ebrei, spesso ritratti con un aspetto maligno in fotografie ritoccate . Reazioni rabbiose alla rete criminale giudaica sono controproducenti; abbiamo bisogno di un’azione fredda, ponderata, efficace, e a tutto campo. Tenendo a mente che i criminali sono i meglio informati sui loro crimini, si vagli il presente scritto con la massima cautela.




9 dicembre 2013

[l’originale è qui ]





Judicial-Inc.
Tarmiyah, Iraq, 19 febbraio 2007: Attaccata una base USA
L’ennesima operazione a bandiera falsa perpetrata dai giudei?
(*)

degli estensori del sito internet Judicial-Inc.biz

23 febbraio 2007

[l’originale è qui ]


(*) L’ennesima storia insensata spacciata senza che i mezzi di comunicazione di massa pongano qualche domanda, ndt.




Tarmiyah, Iraq, 19 febbraio 2007: Viene abbattuto un elicottero statunitense di supporto modello Apache




Una postazione militare statunitense isolata nel mezzo di una piccola cittadina

[In figura: Tarmiyah, in Iraq / Base statunitense]




La base aerea statunitense di Taji, in Iraq, si trovava a 10 miglia [circa 16 chilometri, ndt] di distanza, a sud



Un’altra storia contorta

Tarmiyah è una città di mercato di 30.000 abitanti; per qualche motivo c’è una piccola postazione militare statunitense situata in una vecchia stazione di polizia, nel centro della città. Ci sono 2 storie sull’attacco in questione. Una sostiene che sarebbe stata utilizzata un’autobomba per fare saltare in aria il cancello della postazione, mentre l’altra parla di insorti che sarebbero penetrati nella base e avrebbero fatto saltare in aria un’autocisterna carica di carburante. Una base statunitense situata nelle vicinanze di Taji, in Iraq, ha inviato velivoli sia d’attacco e che per il soccorso i feriti; un ribelle avrebbe abbattuto un elicottero Apache sparando un missile tecnologicamente avanzato.

Primo: se veramente un infiltrato avesse fatto saltare in aria un’autocisterna carica di carburante nel mezzo di una postazione militare statunitense, indagherei certamente sui consulenti militari israeliani che si trovavano in quella postazione. Secondo: per abbattere un elicottero Apache ci vuole un missile tecnologicamente sofisticato; bisogna chiedersi allora come gli insorti se lo sarebbero procurato. Notare che con questo si è raggiunta la quota di 6 elicotteri abbattuti subito prima del grande invio di truppe di rinforzo annunciato da George W. Bush; mi sembra un poco troppo per trattarsi di un caso. (fonte)

La postazione militare statunitense situata a Tarmiyah è parte integrante della nuova strategia ideata dal generale David Petraeus, ebreo e nuovo comandante statunitense per l’Iraq, che mira a fare sì che le truppe statunitensi stiano in piccole comunità per essere vicini agli iracheni residenti. (fonte)