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I pecoroni e la psicologia del buonismo (#4)

Siete persone “di successo”?

di Eric Hufschmid

2005-05-18 — aggiornamento: nessuno

[l’originale è qui ]


La vostra vita è ciò che voi la rendete; un’attività commerciale è ciò che i suoi lavoratori la rendono; una nazione è ciò che i suoi cittadini la rendono, e il mondo è ciò che il genere umano lo rende. Non addossate la responsabilità dei vostri problemi ad altri o a forze misteriose.

Un modo per comprendere questo concetto è di immaginarvi morti ed essere interrogati da Dio sulla vostra vita.

“Parlami della tua vita.”

Immaginatevi che Dio vi dicesse:

“Mi interessa sapere che cosa c’è che non va nelle vite della gente; non ho creato l’universo perché gli esseri umani soffrissero. Sono già a conoscenza degli eventi della tua vita, ma voglio sentire da te perché credi di aver avuto così tanti problemi e di avere sofferto vivendo tanto infelicemente.”

Se foste divorziati, Dio potrebbe chiedervi di parlare del vostro matrimonio, di come sono cambiati i vostri sentimenti nei confronti di vostra moglie, e quale pensate che sia il motivo del fallimento del vostro matrimonio.

Se la vostra attività commerciale fosse fallita, Dio potrebbe chiedervi che cosa ne pensate di quella vostra attività commerciale, che cosa avete passato mentre vi impegnavate a gestirla, e quale sarebbe stato, secondo voi, il motivo del suo fallimento.

Voi incolpereste altri?

Noi statunitensi spesso, parlando con gli amici dei nostri problemi, addossiamo la colpa ai nostri genitori per averci cresciuto male, o all’essere stati discriminati da altre razze o da altre religioni, o alla sfortuna. Se fossimo stati titolari di un’attività commerciale successivamente fallita, avremmo potuto incolpare i competitori egoisti e disonesti, gli immigrati messicani per costringerci ad abbassare i nostri prezzi, i neri titolari di attività commerciali perché ricevono trattamenti speciali dal nostro governo, o i politici statunitensi liberal per aver interferito negativamente con l’economia nel nome del rispetto dell’ambiente.

Ho sentito alcuni lamentarsi di non riuscire a godersi la vita perché i politici statunitensi repubblicani vogliono restringere la libertà dei singoli; alcune donne si lagnano di essere discriminate dagli uomini, mentre certuni addossano la colpa dei loro problemi al sistema scolastico.

Spieghereste a Dio i vostri problemi nello stesso modo in cui li spiegate ai vostri amici? Per i vostri problemi incolpereste i politici statunitensi repubblicani, i politici statunitensi liberal, i messicani, i neri, la sfortuna, o l’apparato militare? O ammettereste di essere voi responsabili di quei vostri problemi?

Se proclamaste orgogliosamente a Dio di essere responsabili di tutti i vostri problemi, che cosa direste se Dio vi chiedeste di spiegarvi:

“In che modo sei responsabile del fallimento della tua attività commerciale? O del tuo divorzio? Della tua solitudine? Dei tuoi problemi con l’alcool? E come sei responsabile dei crimini che hai commesso?

Stai assumendoti la responsabilità di quel che ne è stato della tua vita perché pensi che sia ciò che voglio sentirti dire? O hai riflettuto sulla tua vita e hai trovato ragioni valide per credere di essere stato tu la causa di tutti i problemi della tua vita?”  

Immaginatevi poi che Dio vi dicesse che ci sono dozzine di volumi contenenti registrazioni dettagliate di tutti i momenti della vostra vita.
Che cosa pensereste se ci fossero registrazioni dettagliate della vostra vita?

[In figura: 1994 / La vita di Tizio]

Ammettiamo poi che Dio vi dicesse:

“Ecco i dettagli della tua vita. Passiamoli al setaccio per vedere se possiamo determinare perché la tua vita è stata tanto travagliata.”

Che cosa vi ha fatto prendere così tante cattive decisioni?

E che continuasse:

“Dato che gli esseri umani hanno sia emozioni che intelligenza, ci sono conflitti continui tra i vostri sentimenti e il vostro intelletto.

Guardando la tua vita, avrei preferito che qualche volta tu avessi seguito i tuoi sentimenti e qualche altra volta il tuo intelletto. Vorrei capire il perché delle tue cattive decisioni.”

Se voi analizzaste insieme a Dio le registrazioni della vostra vita, trovereste che la discriminazione, i messicani, la sfortuna, e l’apparato militare hanno poco o nulla a che fare con i problemi di cui avete sofferto.

Trovereste che avete passato quasi ogni istante di tutti i giorni della vostra vita come voi volevate. Solo occasionalmente la vostra vita è cambiata a causa delle discriminazioni, dei politici statunitensi repubblicani, o della sfortuna.

Per esempio, le registrazioni mostrerebbero che quasi tutte le mattine di tutti i giorni vi siete alzati dal letto quando avete voluto, e solo raramente qualcuno o qualche disastro naturale vi ha costretto a alzarvi dal letto quando non volevate.

Dopo esservi alzati dal letto avete scelto di fare colazione o no a seconda di come vi sentivate. Se avete fatto colazione, avete mangiato ciò che vi piaceva, e l’avete fatto a casa o in punto di ristorazione a seconda di come vi sentivate.

Solo raramente sareste in grado di mostrare a Dio un’occasione presente nelle registrazioni della vostra vita in cui qualcuno o qualche disastro naturale vi ha costretto a fare colazione quando non lo volevate, o a saltare la colazione, o a mangiare qualcosa che non volevate.

Dio potrebbe chiedervi:
“Quando nella tua sei stato maltrattato? Quando guardo le registrazioni
 della tua vita sembra che al 99.9% tu l’abbia vissuta come volevi.”
Potreste rispondere:
“Ebbene, per esempio, non volevo alzarmi presto la mattina con la sveglia. Mi alzavo presto perché il mio lavoro me lo imponeva; direi quindi che sono stato costretto ad alzarmi prima di quanto avessi voluto.

Volevo alzarmi dal letto in modo più rilassato, fare una colazione gradevole con gli amici o con la famiglia, ma non ho mai potuto farlo.”

Dio potrebbe rispondervi:
“Chi ti ha costretto ad alzarti presto dal letto? Le registrazioni della tua vita mostrano che hai deciso di accettare e tenere quel lavoro, il che significa che hai accettato le condizioni di quel lavoro, tra le quali c’era l’andare a lavoro a una certa ora.

Nessuno quindi ti ha costretto ad alzarvi presto, ma piuttosto si è trattato di una tua decisione. Perché hai preso una decisione che implicava il dovere alzarti presto la mattina se in verità non volevi farlo?

Il pensiero di trovarti un altro lavoro ti turbava tanto da preferire soffrire alzandoti presto la mattina piuttosto che cercarti un altro lavoro? O nel tuo lavoro c’era qualcosa che ti piaceva tanto da essere disposto a fare sacrifici? I soldi erano così importanti da farti sacrificare qualcosa che ti stava a cuore?

Indipendentemente da come spiegherai il tuo comportamento, riesci a renderti conto che sei stato tu responsabile di quasi tutte le decisioni della tua vita? Tutte le sofferenze di cui ti sei lamentato erano conseguenza diretta di qualche decisione presa da te. Non capisco perché tu abbia preso tante decisioni che ti hanno fatto soffrire. Che cosa ho sbagliato quando ho creato il tuo cervello?”

Tutti gli adulti solitamente sono liberi

Né il vostro lavoro, né la povertà, o il complesso militare hanno il controllo su di voi. Se fate qualcosa che non vi piace o se prendete qualche cattiva decisione, è colpa vostra, non di qualcun altro. Tutti gli adulti solitamente sono liberi di fare ciò che vogliono, tutti i giorni della loro vita.

Solo occasionalmente si verifica una situazione in cui un adulto è costretto a fare qualcosa che non vuole. Gli unici adulti che sono regolarmente sotto pressione per fare qualcosa contro la loro volontà sono i prigionieri.

È un atteggiamento auto-distruttivo lamentarsi della vita che si è scelto di vivere; si dovrebbe invece cercare di capire perché si prendono tante decisioni cattive.

La Terra è un paradiso

Il nostro pianeta ha tramonti bellissimi, fiori stupendi, montagne spettacolari, un’ampia varietà di cibi, e molti tipi diversi di esseri umani e di animali. Con la tecnologia a nostra disposizione in questo 21° secolo potremmo vivere una vita meravigliosa. Potremmo costruire città bellissime e avere tantissimo tempo per stare insieme dopo lavoro per cenare e per socializzare.

Perché allora così tanti individui lottano tra loro e si truffano a vicenda? Perché così tanti si lagnano degli abusi e delle sofferenze? Perché la maggior parte della gente lotta per essere felici piuttosto che godersi la libertà in questo bel paradiso?

Se soffrite, la vostra miseria è il risultato delle decisioni prese da voi. La maggior parte della gente purtroppo assume che la propria sofferenza sia dovuta a qualcun altro o qualcos’altro.

C’è qualcosa di sbagliato nel modo in cui il cervello umano, ovvero l’organo che elabora le nostre decisioni, è stato concepito? O milioni di persone assorbono atteggiamenti auto-distruttivi? O qualche cervello non funziona bene a causa dell’inquinamento, delle cibi prodotti industrialmente, o dei disordini genetici?

Avete una libertà enorme di passare la vita come preferite. La vostra vita è come voi la rendete. Se la vostra vita è miserabile, ciò è dovuto alle decisioni che voi avete preso. Assumetevi la responsibilità di ciò che è la vostra vita; cercate di capire che cosa state facendo che la rovina e tentate di migliorarla.

Accettatevi per quello che siete

Milioni di individui credono di essere incredibilmente intelligenti e dotti, ma se siete tanto intelligenti quanto credete di essere, ciò sarebbe ovvio a tutti. Sareste in grado di risolvere i problemi più velocemente e in modo più semplice rispetto a chiunque altro. Sareste in grado di imparare più velocemente e con sforzo minore rispetto agli altri; trovereste soluzioni ai problemi che nessun altro è riuscito a risolvere.

Considerato che la maggior parte della gente ha vite ordinarie piene di sbagli, per la maggior parte delle gente è ridicolo affermare di essere tra le persone più intelligenti su questo pianeta.

Non fingete di essere ciò che non siete; cercate di capire che cosa siete veramente, i vostri limiti, le vostre capacità, e le vostre debolezze, e usate queste informazioni su voi stessi per impostarvi una vita che vi piace.

Se si finge di essere qualcuno che non si è, si può finire in situazioni che causano tensione mentale o addirittura la morte. Per esempio, ingannarsi nel credere di essere in grado di scalare le montagne quando non lo si è può portare alla morte. Ingannarsi nel credere di essere un ingegnere elettrico, o un falegname, o un meccanico di automobili quando in realtà non si hanno le capacità o la voglia di farlo può provocare molta tensione psicologica, e si può finire per essere licenziati dal proprio lavoro, il ché può creare altri problemi.

Chi di noi è una “persona di successo”?

L’atteggiamento che va per la maggiore oggigiorno in USA è quello secondo cui si è una persona “di successo” se si è ricchi e famosi. Per esempio, individui come Bill Gates, Julia Roberts, e Warren Buffett sono considerati di successo perché, appunto, sono ricchi e famosi.

Io direi che si è una persona di successo quando si è capito come impostare la propria vita in modo da godersela onestamente. Uno che si gode la vita onestamente è una persona di successo. Per contro, uno che non si gode la vita è un fallito, indipendentemente da quanto denaro accumuli.

Avete ascoltato la canzone intitolata What A Wonderful World [1]? La cantava Louis Armstrong quando era molto vecchio. Quando sarete vecchi e prossimi a morire, canterete una canzone tanto felice? O piangerete:

“Per favore, Dio, se esisti, o Budda o chiunque Tu sia, non è gusto che io muoia adesso; ho sofferto così tanto. Voglio avere amici veri e godermi il mondo. Perché mi hai donato la vita per poi torturarmi? Per favore, rendimi innanzitutto felice, e poi puoi farmi morire.”
Se morirete senza esservi goduti la vita sarete individui falliti e la vostra vita sarebbe stata uno spreco. Non importa quanti soldi avrete, né quanto sarete famosi.

Come fate a sapere se siete stati felici? Chiunque si domandi se è felice probabilmente non lo è, nel qual caso, perché non dare una mano a cambiare il mondo e apportare possibilmente un poco di felicità vera alle vostre vite e a quelle degli altri?



Note del Traduttore

[1] “What A Wonderful World” è traducibile in “Che mondo meraviglioso.”