Germania: 58
anni di occupazione USA
di Christopher Bollyn
9 maggio 2003
[l’originale
è qui ]
Cinquantotto
anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, lo stato della
Germania è ancora privo di una costituzione e di un trattato di pace.
La Germania rimane una colonia d’occupazione degli Stati Uniti, secondo
il governo provvisorio del secondo Reich
tedesco, il quale cerca di
restaurare la sovranità tedesca basata sulle leggi
internazionali.
POSTDAM,
Germania - L’occupazione degli Alleati in Germania iniziata 58 anni fa,
proprio di
questo mese, agli occhi di molti tedeschi non è ancora terminata.
Ci sono ancora armate straniere d’istanza sul suolo tedesco; la
Germania inoltre, la “democrazia” più vasta e più prospera
d’Europa è tuttora priva di una costituzione e di
un trattato di pace che metta fine formalmente alla Seconda Guerra
Mondiale.
Per la
Germania, la Seconda Guerra Mondiale è, al pari dei conflitti in Iraq
ed in
Afganistan, non hanno conosciuto una chiusura legale perché non è mai
stato firmato
un trattato di pace fra gli Alleati e la Germania.
Lo
scopo dichiarato delle forze anglo-americane in Iraq è liberare il
popolo iracheno e stabilire una democrazia. Se comunque l’occupazione
statunitense e britannica dell’Iraq seguisse il modello stabilito
dall’occupazione degli Alleati in Germania, è improbabile che nel
prossimo futuro in Iraq apparirà una democrazia sovrana.
Benché
il discorso sulla molto strombazzata vittoria, tenuto dal presidente
George W. Bush dal ponte di una
portaaerei, avesse lo scopo di sembrare l’annuncio della fine
del conflitto in
Iraq, non lo era; se inoltre in Iraq si ripeterà lo schema
ricorrente che si è visto applicato alla Germania, potrebbe non
esserci mai una fine formale alla guerra in
Iraq.
La nazione tedesca parzialmente riunificata, nonostante sia considerata
una moderna
democrazia europea, non ha nessuna
costituzione se non la temporanea Basic
Law [letteralmente, Carta fondamentale] (Grundgesetz)
scritta originalmente nel 1948 sotto la guida delle forze d’occupazione
militare statunitense, e originalmente finalizzata ad essere applicata
alle sole parti
occidentali della Germania sotto il controllo degli USA. La Basic Law, in uno dei suoi articoli
finali, assicura che sarà
rimpiazzata quando la Germania otterrà una costituzione.
L’articolo 23 che definisce la giurisdizione legale della Basic Law
è stato rimosso su richiesta
dell’ex-segretario di stato [stanunitense] James Baker, alla conferenza
di Parigi
delle potenze Alleate e dei due ex-stati della Germania, il 17 giugno
1990. In quella conferenza i due stati tedeschi furono aboliti
legalmente; i loro ministri degli esteri furono informati dei
cambiamenti solo dopo
che questi furono effettuati. Come risultato di quei cambiamenti, la Basic Law non si applica legalmente
allo stato tedesco riunificato, stando alle affermazioni di alcuni
esperti legali.
In ogni caso la Basic Law
è
incompleta e contraddittoria e, dunque, non è adeguata a fungere da
costituzione. Per esempio, l’articolo 139 dichiara che le “clausole
legali” concernenti il nazismo e il militarismo tedesco “non
sono alterate” dalla Basic
Law. Quest’articolo indica che
le numerose leggi e proclamazioni dell’occupazione degli Alleati
rimangono effettive nonostante la Basic
Law.
“L’articolo 139 è
un po’ contraddittorio,” ha detto all’American
Free Press (*) [nel seguito, AFP]
Christian Tomuschat, professore di legge costituzionale tedesca
all’università di Humboldt. Tomuschat afferma che secondo lui, la Basic Law,
nonostante gli ovvi problemi per essere temporanea mai ratificata dal
voto della popolazione, è una costituzione tedesca
valida. “La Grundgesetz è la
costituzione, benché sia chiamata con un nome diverso,” ha
affermato.
Secondo
Tomuschat, in Germania non esiste un movimento per la
creazione di una costituzione, ma l’avere una costituzione
appropriata non è tanto importante quanto il problema della
disoccupazione: “Il lavoro adesso è più importante di una
costituzione,” ha affermato Tomuschat all’AFP.
Il motivo è
che per Wolfgang Gerhard Günter Ebel, Reichskanzler [letteralmente,
cancelliere del Reich] provvisorio della Germania che la difettosa e
temporanea Basic Law funga
per la Germania da costituzione de
facto è inaccettabile. Ebel conduce il governo provvisorio che
sostiene di essere il successore legale del secondo Reich tedesco, il quale
fu rimpiazzato dall’illegale terzo Reich
di Adolf Hitler
(1933-45).
“La Germania si fonda sul secondo Reich
tedesco” e sulla
costituzione della Repubblica di Weimar,
stilata l’11 agosto 1919, ha detto Ebel all’AFP.
Nel
1987 gli Alleati hanno sollecitato Ebel a mostrare una copia, datata
1919,
dell’originale costituzione del Reich
Tedesco di Weimar, cosa che
ha fatto.
Quella è l’unica costituzione legale per la Germania, secondo Ebel,
finché non sarà firmato un trattato di pace.
Gli Alleati riconobbero i
confini legali del Reich
tedesco del 31 dicembre 1937. Questi confini
includono le terre occupate della Germania, quali la Prussia orientale,
la Pomerania, e la Slesia, la cui condizione finale sarebbe dovuta
essere
determinata da un accordo di pace.
Questo accordo
di pace non c’è mai stato. Il cosiddetto Trattato sullo stato finale della Germania
del 12 settembre 1990 faceva richiesta che i confini esistenti fra la
Polonia e
la Germania fossero confermati e che nel futuro la Germania rinunciasse
a qualsiasi rivendicazione
territoriale. La condizione della Prussia orientale e della sua
capitale, Königsberg, che nel 1945 fu occupata e rinominata dall’Unione
Sovietica, non è menzionata nel Trattato
sullo stato finale della Germania.
Secondo il governo provvisorio, il Trattato
sullo stato finale della Germania non è valido
perché fu negoziato e sottoscritto dai ministri degli esteri
dei due stati tedeschi, la Bundesrepublik
Deutschland [ovvero, Repubblica Federale di Germania, ndt] (BRD) e la Deutsche Demokratische Republik
[ovvero, Repubblica Democratica Tedesca, ndt] (DDR), i quali sono cessati
legalmente
di esistere entrambi dopo la conferenza di Parigi del 17 luglio del
1990.
“Il
governo in Germania è illegale,” dichiara Ebel all’AFP, “e ciò che fanno non ha
fondamento legale.” Quando gli è stato chiesto com’è
possibile che
il popolo tedesco sia ignaro di questa situazione, Ebel ha
risposto: “I
mezzi di comunicazione di massa tedeschi sono tuttora sotto il
controllo degli Alleati. Tutti i mezzi di comunicazione di massa sono
tutt’altro che indipendenti.”
“La
Seconda Guerra Mondiale non è cessata poiché non è
mai stato firmato un trattato di pace fra la Germania e gli Alleati,”
ha dichiarato Ebel, “Un trattato di pace è la cosa più importante
di cui abbiamo bisogno e che vogliamo.”
Siccome
non c’è un trattato formale di pace fra la Germania e gli Alleati
capitanati dagli Stati Uniti, la sovranità della Germania è
compromessa. “Finché non avremo un trattato di pace, la Germania
rimarrà una
colonia degli
Stati Uniti,” ha dichiarato Ebel il 20 ottobre 1985 a John Kornblum del
Dipartimento di Stato
degli USA. Stando a Ebel, Kornblum ora è impiegato dalla Lazar Bank a
Berlino.
Circa
80.000 militari statunitensi sono permanentemente d’istanza in
Germania; anche il Regno Unito continua a tenere truppe ed
equipaggiamento militare nella zona della Germania Occidentale che
precedentemente occupava. Non è inusuale vedere carri armati britannici
sulle strade della zona vicino a Münster, in
Westphalia.
La legge dell’occupazione statunitense lasciata in eredità dal Supreme
Headquater Allied Expeditionary Force [letteralmente, Quartier
generale supremo delle forze di spedizione Alleate] (SHAEF) è tuttora in vigore,
afferma Ebel. La prima legge, la proclamazione n°1, che assegnava al
generale
Dwight D. Eisenhower l’autorità suprema nelle aree sotto il
controllo statunitense, fu firmato il 13 febbraio 1944. Le autorità
degli Alleati
hanno informato Ebel che queste leggi dello SHAEF sarebbero rimaste in vigore
per 60 anni da quando sono state firmate e si applicano a tutta
l’Europa.
Le interrogazioni al Dipartimento di Stato
degli USA a Washinghton e all’ambasciata statunitense a Berlino
riguardanti la validità
delle leggi dello SHAEF e
delle proclamazioni dell’occupazione statunitense in
Germania non sono state seguite da risposte.
“Quando vi
sarà un trattato di pace - quando la ferita sarà rimarginata,
cambieranno molte cose,” dice Ebel, “non solo per la Germania, ma per
il mondo intero.”
“Anche
le
Nazioni Unite sono provvisorie; se ci sarà un trattato di
pace fra la Germania e gli Alleati [principalmente gli Stati Uniti,
nda], l’ONU, come la conosciamo, cesserà di esistere, afferma Ebel.
L’organizzazione delle Nazioni Unite fu fondata nel 1945,
originatasi dalle 26 nazioni
che nel 1942 aderirono alla coalizione contro i nazisti. Al 1944 la
coalizione era cresciuta fino a includere 47 nazioni.
Lo statuto delle Nazioni Unite contiene “clausole per gli
stati nemici” (articoli 53 e 157) che furono stabilite a causa della
Germania e indica quella nazione come “lo stato nemico.”
“La Bundesrepublik Deutschland
(l’ex-stato
della Germania Orientale) non è il successore legale o l’erede del
secondo Reich tedesco,”
secondo Ebel. Per tale ragione un legale
trattato di pace non può essere firmato dall’attuale governo tedesco a
Berlino, afferma Ebel.
“Fintantoché il governo vero non è istituito e votato dalla
popolazione,” ha dichiarato
Ebel, “è necessario un governo provvisorio per adempiere al ruolo di
governo
legale della Germania.”
Gli Alleati hanno
autorizzato Ebel a servire in qualità di capo del governo provvisorio,
afferma
proprio Ebel. Ebel, un servitore dello stato del sistema ferroviario
tedesco, nacque a
Berlino nel 1939 ed è un cittadino del Reich
tedesco, non avendo avendo mai
avuto la cittadinanza di nessuno dei due stati in cui è stata
divisa la Germania a seguito della Seconda Guerra Mondiale. Berlino
era una zona separata che “non fece mai
parte della BRD o della DDR,” afferma Ebel.
Ebel fu il primo a
essere appuntato dalla corte militare statunitense a Berlino per
servire come Rechtskonsulent
[letteralmente, avvocato d’ufficio] per la Prussia il 23 settembre 1980.
Il 9 gennaio 1984 il Dipartimento di Stato degli USA a Berlino nominò
Ebel perché
servisse come capo del sistema ferroviario tedesco (Reichsbahn) nella Berlino
Occidentale. L’8 maggio 1985, esattamente quarant’anni dopo la resa
militare della
Germania (Wehrmacht), Ebel fu
nominato ministro dei
trasporti per il Reich
tedesco da Richard Burt, l’alto commissario statunitense in Germania,
che Ebel afferma al tempo fosse ambasciatore statunitense per la
Germania
Occidentale (BRD).
Alla fine,
il 27 settembre 2000, Ebel è stato nominato cancelliere del Reich tedesco
(Reichskanzler) da Ernst
Matscheko, un rappresentante del Dipartimento
di giustizia statunitense. Stando a quel che si dice, Matscheko chiese
a Ebel di nominare un Reichspräsident
e un ambasciatore speciale
delle Nazioni Unite.
L’ambasciata
statunitense a Berlino non negherà né confermerà le dichiarazioni fatte
da Ebel, e che Ebel stesso esibisce documentazione come prova. Un
portavoce dell’ambasciata statunitense ha detto all’AFP: “Non siamo
responsabili per le dichiarazioni [del governo del Reich, nda].”
(*) Christopher Bollyn lavorava per l’American Free Press, prima che si
rendesse conto che si trattava di un giornale manovrato dagli ebrei
criminali.
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