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Steven Jones
Prove fisiche della presenza di termite nella polvere del World Trade Center

di Christopher Bollyn

16 maggio 2007

[l’originale è qui ]

Il professor Steven E. Jones fornisce una spiegazione per la scoperte fatta dal Professor Cahill della presenza di particelle ultra-fini nell’aria [nella zona del World Trade Center dopo l’attacco dell’11 settembre], di cui Bollyn ha scritto l’anno scorso:
Bollyn-ProfCahill-I.html

Fotografia: Micrografia dal rapporto dello United States Geological Survey (*) (USGS) conferma la presenza di sfere ricche di ferro nella polvere che si è prodotta nella distruzione del World Trade Center.

Come sono state prodotte le temperature necessarie [per generare tali particelle]?

[In figura: sfera ricca di ferro]


Per ulteriori informazioni sulla termite, leggete il seguente articolo:
Bollyn-Thermate-World Trade Center-I.html

(*) Lo United States Geological Survey è un’agenzia scientifica del governo degli USA incaricata di studiare il territorio nazionale, in particolare le risorse e i rischi naturali che lo minacciano.
Il dott. Steven E. Jones dell’università Brigham Young University, investigatore degli eventi dell’11 settembre, in un articolo pubblicato di recente intitolato Riesame dell’11/9/2001 – applicando il metodo scientifico, spiega l’importante prova fisica della presenza della termite (e di suoi analoghi quali la termate) trovata nella polvere del World Trade Center. Tale scritto discute la questione delle minuscole sfere ricche in ferro, alcune grandi fino a 1 o 2 millimetri, che sono state trovate in grande abbondanza nella polvere del World Trade Center.

Basandosi sulla massa di queste sfere ricche di ferro trovate nei campioni di povere in un appartamento nelle vicinanze [del World Trade Center], Steven Jones ha stimato (approssimativamente) che circa lo 0,04 percento di quella polvere era composta da “sferoidi ricchi in ferro,” che quindi in termini assoluti ammontava a qualcosa “dell’ordine della decina di tonnellate.” Ciò ci dà una qualche idea di quanta termite (termate, ecc.) fosse presente nelle torri gemelle.

Questo articolo, che merita di essere letto attentamente, è fortemente raccomandato a tutti coloro che sono interessati alle prove fisiche che sostanze allumino-termiche di tipo termite sono state utilizzate per abbattere le torri più grandi al mondo in acciaio e calcestruzzo l’11 settembre 2001.

Qui sotto fornisco alcuni estratti tratti dall’articolo di Steven Jones. L’intero articolo è reperibile telematicamente in formato pdf:
journalof911studies.com/volume/200704/JonesWorld Trade Center911SciMethod.pdf 

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Tipicamente, nella reazione della termite / termate, si producono gocce fuse molte piccole, che, raffreddandosi nell’aria, formano sfere. Si tratta principalmente di ferro metallico misto ad altri elementi presenti nell’analogo usato nella termite. Con una mistura, per esempio, di polvere d’alluminio, ferro, e zolfo prodotti nella reazione della termate, si ottengono piccole sfere.

Nelle sfere prodotte nella reazione della termite si osservano (utilizzando metodi di analisi di X-EDS) picchi forti [che indicano la presenza] di alluminio e di ferro, e, nel caso della reazione della “termate,” anche il picco [che indica la presenza] di zolfo è pronunciato. (Notate che le sfere di ferro-alluminio-zolfo prelevate nell’appartamento di MacKinlay contenevano quantità molto ridotte di calcio, e quindi, evidentemente, lo zolfo presente non proviene dal gesso, un materiale utilizzato comunemente nelle costruzioni.)

Ci sono quindi le impronte chimiche di alcune varianti della termite. Confronteremo la composizione delle sfere generate nella reazione della termite con le sfere trovate in abbondanza nella polvere del World Trade Center.

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La componente del campione di polvere del World Trade Center ricca in ferro è stata analizzata in dettaglio con un microscopio elettronico a scansione (SEM) e con uno spettroscopio ai raggi X a dispersione di energia (X-EDS). Utilizzando il microscopio elettronico a scansione, abbiamo scoperto che molta della polvere ricca in ferro era composta in effetti da particelle approssimativamente sferiche – micro-sfere.

La presenza di micro-sfere metalliche implica che questi metalli sono stati fusi e che è stata la tensione di superficie a tirare le piccole gocce, deformandole e facendole assumere una forma approssimativamente sferica. Queste piccole sfere fuse poi si sono solidificate nell’aria, preservando l’informazione dell’essere state fuse, la forma sferica, e le informazioni di tipo chimico.

Il ferro fonde a 1538 °C, e quindi la presenza di queste numerose sfere ricche in ferro implica che erano state raggiunte temperature molto alte, troppo alte in effetti per gli incendi degli edifici del World Trade Center visto che il carburante utilizzato in aviazione (kerosene), la carte, e i mobili in legno – e altri materiali da ufficio – non possono raggiungere le temperature elevate necessarie per fondere il ferro o l’acciaio (ricordate le stufe a legna…). Certamente, lo zolfo come elemento trovato nella termate può abbassare il punto di fusione dell’acciaio, come discusso sopra.

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Notate che la guida alle indagini sugli incendi e le esplosioni NFPA 921 afferma chiaramente che:

“Potrebbero rimanere residui inusuali del combustibile iniziale; tale residui potrebbero provenire da termite, da magnesio, o da altri materiali pirotecnici.”

Questa è la procedura regolare per le indagini sugli incendi e sulle esplosioni – cercare residui di termite. È stata applicata sulla “scena del crimine” del World Trade Center?  

Al NIST (*) è stato chiesto:

Domanda: “L’acciaio è stato analizzato per rilevare un’eventuale presenza di esplosivi o di residui di termite? La combinazione di termite e di zolfo (chiamata termate) «taglia l’acciaio proprio come un coltello caldo taglia il burro».”

Risposta: “Il NIST non ha sottoposto l’acciaio ad analisi per rilevare la presenza di residui di quei composti.”


La NIST è stata negligente per non avere sottoposto ad analisi che rilevassero la presenza di residui di termite, pur essendo richiesto dal codice NFPA 921. Stiamo effettuando analisi che rilevino l’eventuale presenza di questi residui e altri ricercatori seri si stanno unendo a noi. I metodi EDX sono ben consolidati.

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Desidero aggiungere la mia convinzione che noi ricercatori per la verità sull’attentato dell’11 settembre non dobbiamo stare sulla difensiva, presumendo di essere vittime di un gioco brutale di scacchi, ma possiamo aumentare la consapevolezza delle molte linee di prove che assieme implicano che in gli eventi dell’11 settembre c’è stato molto più di quanto ci è stato detto dal governo statunitense e dai mezzi di comunicazione di massa.

Molti di noi sentono la presenza di una Fonte più alta che guida le nostre ricerche e i nostri sforzi di pace. Sono sicuro che lavorando assieme e indagando i fatti con determinazione, riusciremo a trovare la verità sull’attacco dell’11 settembre. Se agiremo prima della prossima serie di restrizioni sulle nostre libertà, dovremmo essere in grado di ottenere giustizia e anche pace.

(*) Il National Institute of Standards and Technology, letteralmente Istituto nazionale dei livelli di riferimento e della tecnologia, è un ente statunitense incaricato anche di lavorare sui livelli di riferimento per le misurazioni con lo scopo di migliorare la sicurezza e la qualità della vita.


Importante:

Christopher Bollyn e famiglia sono MIA (*)

La mia risposta è qui 

Nota: non so che fine facciano i soldi che donate a Bollyn, sia direttamente, che acquistando il suo libro! Christopher scriveva articoli gratis, finanziandosi con la vendita del suo libro per bambini ABC book e con le donazioni. Il suo bellissimo ABC book è descritto qui .

Fate circolare i collegamenti telematici ai suoi articoli e cercate di trovare più persone che si uniscano a noi nella nostra lotta per esporre la corruzione. Non permettere “loro” di eliminarci tutti! Mostrate che tutto ciò vi importa!

(*) MIA, ovvero “Missing in Action,” si traduce in “disperso in un’azione di guerra.”