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di Christopher Bollyn 18 ottobre 2004 [l’originale è qui ]UN’“ARMATA INVISIBILE” COMBATTE LE MENZOGNE DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE DI MASSA SULL’ATTACCO DELL’11 SETTEMBRE Lottando contro la segretezza del governo e contro la disinformazione delle aziende che operano i mezzi di comunicazione di massa, un’armata invisibile di cittadini combatte per smascherare le menzogne sull’attentato dell’11 settembre.
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SANTA BARBARA, California – A tremila miglia
[circa
cinquemila chilometri, ndt] dalla città di New York e da
Washington, questa città costiera idilliaca della California
è un focolaio di cittadini che si sono attivati in una lotta per
svelare
la
verità su ciò che veramente è successo
nell’attentato dell’11 settembre. Un pugno di residenti
locali
è alla testa di uno sforzo nazionale per smascherare le
menzogne alla base della versione ufficiale degli eventi degli attacchi
al
Pentagono e al World
Trade Center.
Un anno dopo quell’11 settembre, Eric Hufschmid, uno sviluppatore indipendente di software, pubblicò il suo libro d’inchiesta Painful Questions: An Analysis of the September 11th Attack [letteralmente, Domande dolorose: un’analisi dell’attacco dell’11 settembre]. Il libro di Hufschmid, in formato grande, contiene parecchie fotografie importanti e inedite a colori del World Trade Center e del Pentagono. Hufschmid spese circa 6.000 dollari per assicurarsi il diritto di utilizzare fotografie ad alta risoluzione della Reuters, dell’Associated Press, e di altre fonti. Le fotografie più significative presenti nel libro Painful Questions sono quelle del crollo delle torri gemelle che mostrano la polvere e i detriti sparati a centinaia di piedi [circa trentine di metri, ndt] di distanza. Queste fotografie ad alta risoluzione svelano che la sezione superiore dei 30 piani più alti della torre Sud si spezza e comincia a inclinarsi, contrariamente allo scenario, generalmente accettato, del crollo dell’edificio secondo un meccanismo a pancake provocato dagli incendi e promosso dagli investigatori nominati dal governo e dalla stampa tutt’altro che indipendente. Le fotografie mostrano grosse esplosioni nel punto di rottura e simultaneamente in entrambe le sezioni superiore e inferiore. Le fotografie fanno vedere che la sezione di 30 piani che si inclina, piuttosto che cadere al suolo, fu demolita dalle esplosioni che polverizzarono il calcestruzzo. Hufschmid presenta queste prove in una serie di 8 fotografie ad alta risoluzione. Painful Questions, ora alla seconda edizione e stampato su carta lucida di alta qualità, presenta prove che smentiscono la teoria governativa del complotto ordito da 19 arabi armati di taglierini che beffarono i militari statunitensi e causarono la massiccia devastazione conseguente l’attacco dell’11 settembre. IL SILENZIO DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE DI MASSA Nessuno dei principali mezzi di comunicazione di massa ha mai
contattato Hufschmid benché il suo lavoro venga citato in numerosi
libri
sull’attentato dell’11 settembre. Copie del libro Painful
Questions possono essere ottenute
direttamente
dall’autore al sito internet: “I principali mezzi di comunicazione di massa ignorano le informazioni che non vogliono raggiungano il pubblico,” dice Hufschmid. “La televisione è un’arma moderna; è meglio di una bomba; chiunque la controlli controlla la gente senza nemmeno che questa se ne accorga. È contro questo mondo televisivo irreale che stiamo combattendo. Il mio libro e il mio filmato in DVD sono le armi per l’armata invisibile in questa guerra dell’informazione.” Quando gli è stato chiesto della reticenza dei mezzi di comunicazione di massa a trattare le domande sull’attentato dell’11 settembre che restano senza risposta, Hufschmid ha detto: “Ho idea che alcuni siano lì a coprire i fatti, mentre altri hanno paura a dire la verità, e altri ancora sono genuinamente ignari.” Quando gli è stato chiesto della reazione dei militari, ha detto: “Mi aspetto che i nostri militari si preoccupino del come sarebbero stati battuti da un gruppetto di individui primitivi. Gli allenatori di calcio effettuano più di un’analisi delle loro partite per imparare dagli errori. “Se 19 arabi privi di tecnologia possono portare a termine un tale attacco e provocare tanta distruzione, cosa potrebbero fare 5.000 terroristi muniti di tecnologia avanzata?” Hufschmid non crede che i militari statunitensi avrebbero permesso la demolizione del World Trade Center. “Ha causato sofferenze e devastazione estreme,” ha detto. “Mi sembra che [quell’attentato] sia stato perpetrato da gente egoista il cui interesse primario non è il bene degli USA.” “Alcuni membri di quel complotto hanno tratto profitto dall’attacco e dalla demolizione del World Trade Center per i loro fini egoistici,” ha detto Hufschmid. “Senza l’attacco al World Trade Center, avremmo avuto un semplice attacco al Pentagono simile a quello descritto nel piano dell’Operazione Northwoods.” La parte più ovvia della truffa, secondo Hufschmid, è la demolizione dell’edificio 7 del World Trade Center, la polverizzazione delle torri gemelle in 10 secondi, la confisca delle prove filmate dagli uffici privati attorno al Pentagono e la mancanza di prove fotografiche o sismiche che indichino che un Boeing 757 abbia mai colpito il Pentagono. Riguardo la nota nel rapporto della FEMA (*) sul comportamento della costruzione che afferma che le cause del collasso dell’edificio 7 del World Trade Center sono sconosciute, Hufschmid dice: “Diciamo di essere in grado di mandare un uomo sulla Luna ma non riusciamo a capire cosa sia avvenuto all’edificio 7?” (*) La FEMA, ovvero The Federal Emergency Management Agency, è la protezione civile statunitense. IL COMPORTAMENTO SOSPETTO DI SILVERSTEIN Quando gli è stato chiesto di Larry Silverstein, il proprietario [o meglio, l’affittuario a lungo termine, ndt] dell’edificio 7 del World Trade Center, che solo 5 settimane prima quell’11 settembre l’aveva preso in affitto per 99 anni, Hufschmid ha risposto: “Silverstein doveva sapere che le torri sarebbero state abbattute con gli esplosivi. Ha ammesso persino alla PBS che il comandante dei vigili del fuoco demolì quell’edificio – come Silverstein suggerì – piuttosto che domare l’incendio.” Ottomila copie del libro Painful Questions sono state distribuite, soprattutto grazie agli sforzi dell’”armata invisibile” di cittadini ordinari che hanno acquistato il libro di Hufschmid in massa e lo hanno passato ad altri. Un altro residente della zona, Jimmy Walter, ha inviato a sue spese copie di Painful Questions e del DVD contenente il filmato di due ore Painful Deceptions di Hufschmid a tutti i membri del Congresso degli Stati Uniti. “Sono rimasto così impressionato da questo libro e dagli interrogativi che pone,” scrive Walter, “che ne invierò una copia gratuitamente a tutte le stazione dei vigili del fuoco, a tutti i distretti di polizia, a tutti i giudici o politici che lo richiedano.” A settembre, Walter ha acquistato un’inserzione di una pagina intera a colori in alcuni dei giornali e delle riviste principali, come Newsweek, BusinessWeek, e The New York Times, promuovendo Painful Questions e sollevando alcune delle domande “molto problematiche” e senza risposta sull’attentato dell’11 settembre. L’inserzione di Walter sul Reader’s Digest, tuttavia, fu cancellata dall’editore, - senza spiegazioni – dopo essere stata accettata. L’American Free Press, non vende più il libro Painful Questions, nonostante nel breve periodo in cui lo fece, ne vendette centinaia di copie. Hufschmid ha detto all’AFP (*) che non vende nemmeno un libro alla volta a privati. “Viene comprato soprattutto in quantità da casalinghe e cittadini ordinari preoccupati del futuro di questo paese. Comprano il libro e il DVD e lo passano ai loro amici. Spesso risulta loro difficile far sì che i familiari e amici esaminino seriamente la questione; spaventa e turba le persone.” Hufschmid racconta che prima di cominciare a scrivere Painful Questions era frustrato dal silenzio dei mezzi di comunicazione di massa, dei professori, e dei professionisti da cui si aspettava una guida e che ponessero domande nei discorsi pubblici sull’attacco dell’11 settembre. “Quel silenzio era scioccante,” ha detto. Recentemente un altro residente della zona, David Ray Griffin, ha pubblicato il suo libro The New Pearl Harbor [letteralmente, La nuova Pearl Harbor]. Hufschmid nota che sebbene Griffin viva a meno di tre chilometri da casa sua, “Eravamo ignari l’uno del lavoro dell’altro fino a pochi giorni prima della data di scadenza della pubblicazione del libro di Griffin.” (*) Christopher Bollyn lavorava per l’American Free Press, prima che si rendesse conto che si trattava di un giornale manovrato dagli ebrei criminali.MINACCIATO UN SENATORE CHE HA PARLATO SENZA PELI SULLA LINGUA Il 12 ottobre, l’ufficio a Washington del senatore Mark Dayton (democratico del Minnesota) fu improvvisamente chiuso sino a dopo il giorno delle elezioni per motivi di sicurezza. L’ufficio di Dayton nel Minnesota mi disse che la chiusura era stata effettuata a seguito di informazioni contenute in un rapporto dei servizi segreti. Bill Pickle, commesso [nel testo, Sergeant at Arms] al senato degli USA, mi ha detto che il senatore Dayton fu cauto e agì basandosi sulle informazioni fornite dai servizi segreti la settimana precedente. Il segretario [nel testo, chief of staff] di Dayton e portavoce per le relazioni con la stampa non poté essere raggiunto prima dell’incontro con la stampa. All’udienza del congresso del 31 luglio, Dayton parlò senza peli sulla lingua, lamentandosi delle menzogne del governo e dell’incompetenza con cui era stato redatto il rapporto ufficiale della Commissione sull’attentato dell’11 settembre. Parlando delle menzogne dei militari sulla loro mancata reazione in modo appropriato agli aerei “dirottati,” Dayton ha dichiarato: “Loro [quelli della NORAD (*)] hanno mentito alla popolazione statunitense; hanno mentito al Congresso degli USA, e hanno mentito alla vostra Commissione sull’attentato dell’11 settembre per creare una falsa impressione di competenza, comunicazione, coordinazione, e volontà di proteggere la popolazione statunitense.” “Potremmo aggiustare tutte le “sviste” possibili a ulteriori e notevoli costi per il contribuente statunitense, ma non varrà una pensione della Enron [ovvero praticamente nulla, ndt] se coloro che hanno la responsabilità del caso mentono, e se prendono i documenti, li falsificano, e la fanno franca.” Il senatore Mark Dayton compare nel filmato 9-11; A Closer Look [letteralmente,
11 settembre, un’analisi più approfondita],
presente qui: |
Importante:
Christopher Bollyn e famiglia sono MIA (*) La mia risposta è qui Nota: non so che fine facciano i soldi che donate a Bollyn, sia direttamente, che acquistando il suo libro! Christopher scriveva articoli gratis, finanziandosi con la vendita del suo libro per bambini ABC book e con le donazioni. Il suo bellissimo ABC book è descritto qui . Fate circolare i collegamenti telematici ai suoi articoli e cercate di trovare più persone che si uniscano a noi nella nostra lotta per esporre la corruzione. Non permettere “loro” di eliminarci tutti! Mostrate che tutto ciò vi importa! (*) MIA, ovvero “Missing in Action,” si traduce in “disperso in un’azione di guerra.” |