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La psicologia dei sionisti

parte 2

Soluzioni

13 dicembre 2007

[l’originale è qui ]




Quali soluzioni potrebbero esserci a questo problema? In questo articolo esamineremo un certo numero di metodi, alcuni dei quali sono stati provati senza successo, ma alcuni dei quali potrebbero funzionare ora che abbiamo tecnologie migliori a nostra disposizione.

Espulsione

Nel passato il metodo più comune di affrontare il problema degli ebrei è stato quello di espellerli in massa da un’area. Per quel che ci è noto, ciò è avvenuto almeno 79 volte nella storia, delle quali 47 volte solamente negli ultimi mille anni. Ogni volta però gli ebrei si raggruppavano e si impegnavano a penetrare in una nazione differente, o nella stessa nazione una volta che la memoria vivente della loro espulsione si fosse dissolta.

Questo metodo ovviamente non funziona e non andrebbe considerato come una soluzione seria. Un problema ulteriore è che ciò sarebbe considerato inumano perché punirebbe anche gli ebrei innocenti non implicati in nessuna attività criminale.

Contenimento

Un approccio più umano sarebbe quello di strutturare la società in modo da rendere inefficaci le tattiche sioniste. Potrebbero essere emanate leggi che impediscano a coloro che hanno ascendenza ebraica o ai sostenitori del sionismo di ricoprire qualsiasi posizione nel governo o di avere un qualsiasi controllo sui principali mezzi di comunicazione di massa.

Benché discriminatorio, ciò può considerarsi umano poiché agli ebrei sarebbe comunque permesso di vivere nelle nazioni che li ospitano e sarebbero in grado di fare soldi attraverso altre forme di attività commerciali. Avendo però negato l’accesso alle posizioni di governo e nei mezzi di comunicazione di massa, non potrebbero più applicare la loro morsa sulla nazione. Certo, potrebbero essere ancora capaci di influenzare coloro che sono nelle posizioni di governo ricorrendo al ricatto. Conseguentemente, per completare il quadro potrebbe essere necessario restringere ulteriormente il loro controllo su attività quali il gioco d’azzardo e la prostituzione.

Smascheramento

La rete sionista è minuscola confrontata alla popolazione [umana] totale e deve operare in segretezza per essere efficace. Presumibilmente quindi facendo luce su di essa si azzererebbe la sua efficacia, e sarebbe la sua fine.

Viviamo nell’era di internet; le informazioni si stanno diffondendo nel mondo, scavalcando il controllo normale sui mezzi di comunicazione tradizionali [da parte dei sionisti], motivo per cui i sionisti sono chiaramente nel panico.

Sarebbe però un errore assumere che questo panico sia necessariamente una prova che stanno perdendo; dimostra piuttosto che pensano di perdere. Un secolo fa trapelarono i Protocolli dei savi anziani di Sion, diffondendosi in svariate nazioni; i sionisti andarono nel panico e cercarono di fare tutto ciò che potevano per impedirne la pubblicazione. Ovviamente non ci riuscirono — ma ciò non fu veramente causa di preoccupazione; dopo un secolo avrebbero aumentato enormemente il loro dominio. Il punto importante in questo caso è che spesso i sionisti vanno nel panico benché non sia necessario, il che dà ai loro avversari un’impressione falsa di progresso. Forse oggigiorno parte di questo panico è simulato per confondere i loro avversari e condurli a percorrere strade inefficaci.

Sarebbe anche un sbaglio assumere che la gente comune cerchi di documentarsi a proposito delle informazioni [sulla rete criminale sionista] unicamente perché disponibili; solamente una piccola frazione del pubblico è interessata a essere genuinamente truth seeker [ovvero a ricercare la verità]. Si tratta di un problema notevole poiché per sconfiggere il sionismo serve l’attuazione di una delle seguenti azioni:

  1. Si proceda a fermarli fisicamente; ciò richiede l’intervento della polizia o dei militari.
  2. Si smetta di supportarli; per esempio, boicottandone i prodotti o negando le forniture alle loro attività.
Il problema è che quelli che “ricercano e diffondono la verità” non fanno parte né della polizia né dei militari, e sono un gruppo troppo esiguo per avere un qualche impatto utile nelle azioni di boicottaggio. Per raggiungere i numeri sufficienti dobbiamo allora procedere alla prossima fase...

Calamità finanziaria

Sarebbe bello pensare che il tizio medio impieghi un po’ di tempo della propria vita per focalizzarsi sulle questioni più generali; la maggior parte della gente però preferisce limitare la propria attenzione agli avvenimenti locali e volgerà la propria attenzione a questioni più importanti solo per necessità. Nei tempi di vacche grasse, la gente chiude gli occhi sulle marachelle dei propri capi e ne considera il comportamento sgradevole un piccolo prezzo da pagare per la prosperità di cui godono, ma quando i bei tempi finiscono, quest’atteggiamento cambia velocemente.

Attualmente gli Stati Uniti si trovano ad affrontare alcuni squilibri finanziari ed enormi disavanzi del commercio estero. Si è giunti a questa condizione in parte per incompetenza, ma principalmente per azioni deliberate, della Federal Reserve e dei suoi burattini all’interno del governo [statunitense], finalizzate a trasferire la ricchezza degli Stati Uniti ai [grandi] banchieri internazionali prima concludere facendone implodere l’economia. Il risultato sarà probabilmente una crisi economica del tipo di quella argentina [tra il 1999 e il 2002, ndt] con inflazione, penurie, chiusure di banche, fallimenti di attività commerciali, e disoccupazione ovunque.

Ciò ovviamente creerà molta rabbia nella popolazione, la quale conseguentemente svilupperà il desiderio naturale di individuare i colpevoli. Nel passato, a impedire che la colpa venisse addossata ai veri colpevoli, ci pensavano i capi di governo permettendo ai corrotti che avevano il controllo ad alto livello di scappare. Questa volta tuttavia le informazioni divenute disponibili recentemente punteranno il dito contro i padroni sionisti dei governanti. Incoraggiata dalla rabbia pubblica e sostenuta dal largo supporto della gente, la polizia potrebbe quindi arrestare i veri colpevoli, mentre i militari potrebbero dare loro la caccia nelle altre nazioni.

Ironicamente, se non ci fossero questi problemi, il numero di coloro che si focalizzano sulla rete sionista rimarrebbe ridotto e alla rete sarebbe possibile continuare a distrarre la gente utilizzando l’intrattenimento e deflettere l’attenzione della gente sulle notizie meno significative. L’importanza dell’attentato dell’11 settembre gradualmente scemerebbe e sarebbe oggetto unicamente dell’attenzione di un piccolo gruppo di truth seeker che, come ho fatto notare prima, ha una capacità limitata di avere un effetto sulla rete [criminale giudaica], per non parlare della possibilità di distruggerla.

Rimozione delle prove, rottura del circolo vizioso

Il movimento sionista è vecchio di secoli e deve rinnovarsi in continuazione passando i propri insegnamenti alle nuove generazioni. Come abbiamo fatto notare nella parte 1 di questa serie di articoli in 2 parti, i figli [dei sionisti] non continueranno a credere ciò che viene insegnato loro [dai sionisti adulti] a meno che non ricevano conferme dai fatti.

Presumibilmente, quindi, se riusciamo a scardinare quelle che sembrano le prove a conferma che gli ebrei sionisti sarebbero superiori ai gentili, [tra i giudei] queste convinzioni si indebolirebbero gradualmente. Farlo richiederebbe che la loro rete [criminale] venga soppressa per parecchi decenni e su scala mondiale, il che potrebbe richiedere un impegno per una o due generazioni. A un certo punto però i discendenti potrebbero evitare di prendersi la briga di passare le loro convinzioni alla generazione successiva; a questo punto il circolo vizioso sarebbe spezzato e le convinzioni dei sionisti si scemerebbero nella storia.

Riabilitazione

I sionisti sono un gruppo di esseri umani miserabili e infelici. Per definizione, nessuno vuole essere infelice, e quindi, per quanto strano possa sembrare, la migliore soluzione potrebbe essere quella di aiutarli. I sionisti, una volta “curati” dalla loro condizione potrebbero trovarsi a fare meno soldi di prima, ma ciò non importerebbe loro perché non desidererebbero più il loro precedente stile di vita pericoloso e il loro stato mentale precedente caratterizzato da una condizione di tensione.

Come farlo è un altro paio di maniche; potrebbe richiedere l’utilizzo di farmaci, metodi di insegnamenti, o operazioni non ancora disponibili, come discusso nel seguito di questo articolo. Ciò nonostante, un punto importante è che dovremo essere molto accattivanti per i sionisti (e per gli altri criminali incalliti) perché accettino la nostra offerta. Un modo potrebbe essere quello di offrire amnistia contro l’essere perseguitati per coloro che accetteranno il sottomettersi al trattamento riabilitativo.

Che ne sarà del futuro?

“La storia si ripete” dice il vecchio detto; se ciò è vero (e di solito lo è), lo scenario futuro più probabile è quello di un’altra espulsione di massa degli ebrei dagli USA e da parecchie altre nazioni.

È possibile? Presumibilmente viviamo in una società moderna e umanitaria che non permetterebbe un evento del genere, e decenni di propaganda pro-ebraica e contraria all’odio diffusa dai mezzi di comunicazione di massa tutt’altro che indipendenti apparentemente fermerebbero qualsiasi proposta in tale direzione.

Di fronte però alla rovina economica, alla gente importano poco le gentilezze quali il politicamente corretto. E la gente, esposta a una notevole quantità di prove che i sionisti sono la radice della sua sofferenza, con tutta probabilità rifiuterà ciò che le viene detto dal governo e dai mezzi di comunicazione di massa, e darà priorità alle proprie necessità personali.

Potrebbe succedere davvero? Durante la Seconda Guerra Mondiale, gli statunitensi di origine giapponese furono raccolti in campi di internamento. Ciò fu fatto per l’eventualità che tra loro ci fossero spie, o che non fossero sufficientemente fedeli verso la loro nuova nazione. La maggior parte degli statunitensi sapeva che era improbabile che i loro concittadini giapponesi fossero spie visto che erano residenti negli USA da prima che ci fosse qualsiasi sentore di una guerra [tra Stati Uniti e Giappone]. Ciò nonostante, quegli statunitensi giapponesi furono imprigionati.


Japanese internment camp

Con i sionisti la situazione è molto differente. È noto che ci sono moltissimi ebrei che negli USA hanno infiltrato apertamente le reti politiche, economiche, e dei mezzi di comunicazione di massa. Un altro problema è dato dai cripto-giudei, ovvero gli ebrei che fingono di essersi convertiti ad altre religioni o di opporsi al sionismo. Come farebbe la gente a sapere quali ebrei sono innocenti? Non ci riuscirebbe, e probabilmente non rischierà di fare una distinzione.

C’è un numero sproporzionato di ebrei nel movimento per la verità sull’attacco dell’11 settembre. Molti di loro tentano di scaricare la colpa lontano da Israele, addossandola al governo degli USA. Alcuni incolpano con decisione i sionisti; è possibile che alcuni di questi ultimi agiscano in modo da prevenire uno sdegno futuro pubblico e l’espulsione dei loro correligionari non-sionisti?


Guardando molto avanti nel futuro, quali altre soluzioni potrebbero esserci? Previsioni di questo genere sono difficili, ma sono osservabili alcune tendenze a lungo termine:

  • La tecnologia marcia avanti costantemente, indipendentemente dai governi e dalle reti criminali.
  • Le attività commerciali orientate al mercato utilizzano la tecnologia per dare alla gente ciò che vuole.
  • La gente vuole ciò che la fa sentire meglio, incluso l’essere libera da difetti fisici e mentali.

Da ciò si può concludere che nel futuro verrà sviluppata una tecnologia del genere, la quale permetterà di rimuovere tutti i difetti mentali, permettendo agli esseri umani di pensare correttamente. Benché ciò possa sembrare fantascienza, si consideri che un secolo fa l’utilizzo della chirurgia plastica per cambiare il proprio aspetto fisico sarebbe sembrato qualcosa di impossibile. È possibile quindi che diventi disponibile una qualche forma di “regolazione al cervello” non-invasiva o un farmaco-meraviglia.

I sionisti si avvarranno di un tale tipo di cura per la loro malattia? Forse no, ma altri sì, e una volta “operati” diventerebbero immuni agli inganni dei sionisti, lasciandoli indietro in un mondo competitivo. Alla fine i sionisti rimarrebbero senza goy creduloni e diventerebbero mentalmente inferiori. Anche loro dunque avrebbero bisogno di essere “aggiustati” e a quel punto perderebbero interesse nel loro stile di vita precedente e diventerebbero felicemente costruttivi come tutti gli altri.

Conclusioni

Quale delle precedenti alla fine sarà la cura? Internet è una tecnologia nuova ed esistente e potrebbe essere benissimo la risposta. Dovremmo però essere cauti nel saltare a una conclusione del genere. Come abbiamo fatto notare, internet in effetti risolve il problema di rendere disponibili le informazioni utili a coloro che desiderano averle. Il problema però non è meramente la mancanza di informazioni, ma è dato anche dai desideri e dalle debolezze delle vittime sfruttate dai sionisti.

Molto probabilmente internet sarà solo un trampolino per una soluzione permanente. Potrebbe volerci un’altra generazione di giovani che, cresciuti fuori dai confini dei mezzi di informazione di massa tutt’altro che indipendenti, siano capaci di pensare più chiaramente e oltre la propaganda. O potrebbe volerci qualche nuova tecnologia avvincente come quella menzionata sopra.

Il tempo ce lo dirà.