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di Vladimir Borisov 18 gennaio 2005 [?] [l’originale è qui ![]()
Il seguente estratto è stato scritto da Vladimir Borisov, forse nel gennaio 2005 Sostenuti dal potere finanziario dei banchieri internazionali giudei, nei primi anni 1990 gli avvoltoi hanno acquistato per pochi spiccioli, e semplicemente usurpato, tutte le imprese più importanti precedentemente di proprietà dello stato, comprese le più grandi fabbriche e interi settori della nuova economia nazionale “privatizzata.”L’Ucraina, separatasi dalla Russia nel 1991, non è mai diventata veramente una nazione indipendente. Proprio come nel caso della Russia, e, 80 anni prima, quello della Repubblica di Weimar, sul corpo della nazione è scesa una tribù di avvoltoi.
Nel 2003 il Professor Vasyl Yaremenko, direttore dell’Istituto di ricerca culturologica ed etnopolitica all’università statale di Kiev, ha pubblicato un articolo intitolato “Gli ebrei in Ucraina oggi: la realtà senza miti” in cui afferma quanto segue: “Gli ucraini devono sapere che i mezzi di comunicazione di massa sono completamente nelle mani degli ebrei, e tutto ciò che guardiamo o leggiamo è il prodotto dell’ideologia giudaica…”
• First National Television Channel UT-1 è di proprietà del presidente del partito socialdemocratico, guidato e dominato dal segretario generale Viktor Medvedchuk.
Secondo il professor Yaremenko, tutti i principali quotidiani sono di proprietà dei giudei: • La casa editrice di Rabinovich-Katsman possiede i giornali Stolychka, Stolichnye Novosti, Jewish Review (in russo), Jewish Reviewer, Vek, Mig, e Zerkalo.
L’ebreo Victor Pinchuk è il genero del presidente ucraino Leonid Kuchma (Kuchma è stato messo in carica dal giudeo George Soros); è il proprietario di varie imprese nel settore del petrolio, del gas, e dell’importazione ed esportazione dell’energia. Possiede inoltre il più grande centro siderurgico della nazione e una catena di banche. Il suo gruppo ha legami molto forti con le altre organizzazioni ebraiche in Ucraina, come pure negli Stati Uniti e in Israele. È membro del parlamento ucraino, consigliere del presidente, e uno dei capi del partito laburista ucraino. L’ebreo Vadim Rabinovich è un cittadino israeliano. Nel 1980 fu accusato di furto di beni dello stato e ha trascorso 9 mesi in prigione. Nel 1984 fu arrestato e condannato a 14 anni di carcere per le sue attività legate al mercato nero. Fu scarcerato nel 1990. Nel 1993 diventò un rappresentante della società austriaca Nordex in Ucraina, la quale acquistò i diritti esclusivi di vendita del petrolio russo dal presidente Kuchma. Nel 1997 Rabinovich divenne presidente del Congresso ebraico plenario dell’Ucraina, e nel 1999 fu eletto capo della Comunità ebraica unita d’Ucraina. Sempre nel 1999, Rabinovich fondò la Confederazione ebraica dell’Ucraina. Nello stesso anno l’Associated Press stimò la sua ricchezza in 1 miliardo di dollari. Rabinovich è il proprietario di Central Europe Media Enterprises, che controlla le televisioni in sette nazioni dell’Europa orientale. Il giudeo Victor Medvedchuk è il capo di gabinetto del governo del presidente ucraino Leonid Kuchma. La cabala Medvedchuk-Surkis ha il controllo del settore energetico dell’Ucraina (8 imprese regionali del settore energetico), del petrolio, e del gas, oltre alla produzione dell’alcol e dello zucchero, delle costruzioni navali, e delle organizzazioni sportive. È un membro del parlamento ucraino e un capo del partito socialdemocratico dell’Ucraina (SDPU). L’ebreo Gregory Surkis copre la seconda carica di vertice dello SDPU; possiede una squadra di calcio, la Dinamo-Kiev, ed è presidente della Federcalcio ucraina; è amministratore delegato della Slavutich, società che controlla diverse aziende energetiche regionale (KirovogradEnergo, PoltavEnergo, ecc.). Anche lui è un membro del parlamento ucraino. Il Professore Yaremenko fa notare che degli oltre 400 membri del parlamento ucraino, 136 (forse 158) sono ebrei; sono quindi più numerosi dei membri della Knesset israeliana [ovvero, quello che stando alle apparenze è il parlamento israeliano, ndt]. “Da chi sono stati votati?” si chiede il Professore Yaremenko, che aggiunge: “Chi ha pagato per le loro costose campagne elettorali?” -- Il 90% delle banche ucraine sono di proprietà di giudei. L’Ucraina è il perfetto esempio della cosiddetta democrazia - “democrazia” in cui il controllo da parte di una minuscola minoranza etnica è dissimulata sotto il mantello della volontà della maggioranza e del relativo governo. Utilizzando il controllo dei mezzi di comunicazione di massa e manipolando abilmente le opinioni dell'elettorato ucraino, questi “gatti grassi,” come vengono chiamati in Ucraina, questi menzogneri corruttori, sono i veri padroni di questa bellissima nazione. Qualcuno allora si sorprende nel notare un aumento dell’“antisemitismo” nel mondo e in particolare in Ucraina? L’articolo “Gli ebrei in Ucraina oggi: la realtà senza miti,” pubblicato il 30 settembre 2003, ha indotto prontamente il Congresso ebraico ucraino a fare causa chiedendo al giudice di chiudere il Sel’skie Vesti che l’ha pubblicato, un giornale con una tiratura di oltre 500.000, il più diffuso in Ucraina. Il 28 gennaio, un tribunale di Kiev, in Ucraina, ha ordinato la chiusura del quotidiano adducendo come motivazione che la pubblicazione di “letteratura che incita l’odio,” un reato di proprietà ebraica in Ucraina. Il giornale è stato riconosciuto colpevole della pubblicazione di materiale “antisemita” e incitante a ostilità di carattere etnico e religioso. Eduard Hodos, un noto capo ucraino della comunità
ebraica, nonché un anti-sionista, ha preso le difese del
giornale e di Vasily Yaremenko, l’autore degli articoli. Nel corso
del suo discorso destinato a un’udienza della Corte d’appello
della città di Kiev (prevista per il 25 maggio 2004, ma
rinviata a tempo indeterminato per motivi sconosciuti), Hodos
denuncia il Talmud, come un testo “mostruoso” e difende il film La Passione di Cristo di Mel
Gibson attaccato ovunque da parte dei “difensori dei
diritti umani,” come potete leggere qui: Prima di essere chiuso, il giornale ha pubblicato le seguenti lettere scritte dai lettori, che sono state ristampate da organizzazioni ebraiche e usate come “prove” di “antisemitismo.” ... Oggi la comunità ebraica in Ucraina non sta vivendo la rinascita di una minoranza nazionale, ma è in procinto di legalizzare i suoi rapporti come una struttura apolitica ed economica, ben pianificata, organizzata, e finanziata. Questa cosiddetta minoranza mostra un’aggressività estrema. Rappresenta una minaccia elevata per la sicurezza nazionale dell’Ucraina. Questo corpo estraneo politico, che sovrintende in pratica al commercio internazionale, alle finanze nazionali, ai mezzi di comunicazione di massa, all’editoria, deve essere posto sotto il controllo rigoroso del governo e dello stato, e deve essere sottoposto a una disciplina rigida e va regolamentato. ... il 90% delle banche ucraine è gestito dagli “specialisti” ebrei; in altre parole, le finanze ucraine sono nelle mani giudaiche. Come ucraino, per cittadinanza ed etnia, le mie origini mi costringono a parlare chiaro e chiedere: “È normale?” |