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 indice degli scritti tradotti in italiano 

Attenzione!

Il sito internet Judicial-Inc, ora rimosso, era gestito segretamente dalla rete criminale giudaica  e conteneva propaganda molto sottile. Riportava, spesso, ma non sempre, fatti veri e di solito poco noti al pubblico, che usava come esca per distogliere il lettore dagli investigatori onesti , in particolare Eric Hufschmid e Christopher Bollyn (prima che fosse rapito), oltre che Robert Faurisson. A volte le conclusioni, tratte omettendo informazioni critiche, coprivano crimini ben peggiori di quelli evidenti a prima vista. Non fatevi ingannare dalla veemenza degli attacchi verso gli ebrei criminali sacrificabili; codesto sito internet proteggeva i nazisti della Seconda Guerra Mondiale (benché ammettesse l’olobufala), i finti sbarchi sulla Luna delle missioni Apollo, il rapimento di Bollyn, e sembrava intento a manipolare i lettori per lucrare dalla compravendita di oro. Cercava inoltre di provocare rabbia nei confronti degli ebrei, spesso ritratti con un aspetto maligno in fotografie ritoccate . Reazioni rabbiose alla rete criminale giudaica sono controproducenti; abbiamo bisogno di un’azione fredda, ponderata, efficace, e a tutto campo. Tenendo a mente che i criminali sono i meglio informati sui loro crimini, si vagli il presente scritto con la massima cautela.




18 febbraio 2013

[l’originale è qui ]





Judicial-Inc.
Falluja, Iraq, 29 marzo 2004
Un agguato ai mercenari statunitensi messo a punto dal Mossad (*)

degli estensori del sito internet Judicial-Inc.biz

17 aprile 2005

[l’originale è qui ]


(*) Vedere anche questo articolo sulla successiva vendetta provocata da questo agguato, ndt.




Falluja, Iraq, 29 marzo 2004






Vengono uccisi mercenari della Blackwater Security

L’agguato era stato preparato in anticipo.





A colpire i 2 automezzi sono stati arabi addestrati dal Mossad

Il Mossad addestra al tiro i cecchini posizionati negli edifici, altri allo scontro a fuoco, e altri ancora all’uso dei lanciarazzi [RPG].




Informazioni preliminari

I mercenari stavano viaggiando a bordo di 2 veicoli di scorta a un autocarro che trasportava vettovaglie per la base dell’aeronautica militare statunitense di Habbaniyya, vicino a Falluja, quando gli arabi hanno attaccato con i lanciarazzi. Secondo i testimoni i veicoli si erano fermati a un incrocio quando alcuni individui armati hanno aperto il fuoco da un negozio nelle vicinanze e dai tetti. Entrambi i veicoli di scorta sono stati colpiti contemporaneamente da colpi sparati da lanciarazzi. I mercenari sono stati prelevati dai loro veicoli, picchiati con spraghe in acciaio, mutilati, lapidati, e dati alle fiamme.

Un altro testimone ha dato una descrizione agghiacciante di come i mercenari sono stati prelevati dai loro veicoli mentre scongiuravano che le loro vite fossero risparmiate. “Addosso era stata gettata loro benzina e poi sono stati dati alle fiamme,” ha riportato.




I fotografi giungono nel giro di pochi minuti

Per puro caso [sarcastico, ndt] i fotografi erano lì in attesa di iniziare a fotografare il tutto.





Le squadre israeliane del terrore sono apparse immediatamente

I terroristi hanno pagato gli iracheni perché appendessero i corpi mentre i fotografi immortalavano la scena.




Vari specialisti mettono in dubbio la dinamica dell’attacco

Uno di questi specialisti, notando che quei mercenari erano ex-Berretti Verdi (*) ed ex-Ranger (**), ha difficoltà a credere che quei 2 gruppi possano essere stati colpiti senza che fosse sparato un colpo da parte loro; si chiede quale sia stata la fonte che rivelato il tragitto percorso dai mercenari.

È ben noto che Israele fornisce “consulenti” per aiutare gli statunitensi e trarrebbe vantaggio dallo scatenare le ostilità tra le truppe statunitensi e i civili [iracheni].

(*) I Berretti Verdi sono un corpo militare statunitense addestrato per la guerra non-convenzionale e per le operazioni speciali, ndt.

(**) I Ranger sono un corpo scelto della fanteria statunitense, ndt.





Si è trattato di un attacco molto simile all’imboscata a Gaza contro 3 funzionari della CIA (*)

Una carovana di 5 veicoli della CIA stava viaggiando nelle vicinanze della città di Gaza.

Una bomba telecomandata è esplosa vicino a Beit Lahia, nella Striscia di Gaza. Alle 10:15 del mattino di mercoledì [15 ottobre 2003] un convoglio di 3 automobili dell’ambasciata degli Stati Uniti aveva appena passato i controlli a un posto di blocco [nel testo, checkpoint] e stava per entrare nella città di Gaza quando un ordigno esplosivo ha sventrato il secondo veicolo corazzato.

A bordo di 3 automobili scortate da veicoli militari, i funzionari della CIA, percorrevano la strada principale per accedere alla città di Gaza. Le prime 2 automobili sono passate, mentre la terza è stata presa di mira da un’enorme bomba attivata a distanza. Sono rimasti uccisi 3 agenti della CIA.

(*) Questo attacco è descritto in questo articolo, ndt.





Uno scenario probabile: l’utilizzo di unità di rilevamento della posizione dei veicoli tramite GPS

L’agguato è stato pianificato settimane in anticipo. Queste unità di rilevamento della posizione dei veicoli, facilmente reperibili al costo di 2.000 dollari l’una, erano installate su quelle autovetture. I veicoli, che percorrevano un percorso prestabilito, venivano tenuti sotto osservazione da agenti del Mossad che al procedere del convoglio passavano le relative informazioni al capitano della squadra che avrebbe compiuto l’agguato.

La domanda è: “Quale ditta misteriosa ha installato quelle unità di rilevamento?”





Israele consiglia a George W. Bush di vendicarsi

I carri armati statunitensi bloccano le entrate e le uscite intorno a Falluja. (*)

I consulenti israeliani dicono agli USA di approntare posti di blocco, procedere a setacciare casa per casa, e arrestare qualsiasi militante.

Paul Bremer [direttore dell’Autorità provvisoria in Iraq dal 2003 al 2004, ndt], preposto alla funzione di “osservatore,” promette che molti iracheni pagheranno per tutto questo.

(*) Qualche giorno dopo, dal 4 aprile 2004 al 1° maggio 2004, si è combattuta la Prima battaglia di Falluja (detta operazione Vigilant Resolve), ndt.