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Jews Smuggles Diseases — Gli ebrei contrabbandano malattie

29 febbraio 2016

[l’originale è qui ]


Un filmato che riprende un ebreo colto a contrabbandare foglie malate è stato bloccato, ma ne ho estratto alcune sezioni importanti con le quali ho realizzato questo filmato (siccome alcune persone non possono accedere al mio sito internet, passate loro una copia di tale filmato anziché il collegamento telematico ad esso):
Jew-smuggles-diseases.wmv 22 MB

È successo nel 2013. I funzionari doganali si chiedevano perché quel giudeo stesse  tentando di importare clandestinamente quelle foglie malate nella loro nazione. Voi riuscite a comprendere il motivo? Quanti altri ebrei diffondono malattie, insetti, o batteri?
Traduzione della trascrizione del filmato

Segue una traduzione della trascrizione di questo filmato di Eric Hufschmid. (EA) si riferisce all’ebreo australiano, mentre (AD1) e (AD2) ad agente doganale n°1 e agente doganale n°2 rispettivamente.


L’emittente televisiva australiana Channel 7 (*) ha realizzato alcuni programmi televisivi che mostrano il lavoro dei funzionari di dogana negli aeroporti australiani, ma ora qualcuno ne sta impedendo la pubblicazione internet.

Uno dei loro episodi più interessanti mostra un ebreo australiano [tale Michael, ndt] tornato in patria dopo un viaggio in Israele. Costui attira l’attenzione degli agenti doganali quando salta la fila per i controlli doganali. L’individuo in questione afferma di non dovere passare per le ispezioni doganali essendo un cittadino australiano. Gli agenti doganali decidono di frugare nel suo bagaglio.

Il tizio si lamenta che il suo bagaglio era già passato per i controlli di sicurezza molto rigorosi degli aeroporti israeliani e che era stato discriminato [dagli agenti doganali australiani, ndt]. Si lamenta che gli agenti doganali non dovrebbero perquisire tra le sue proprietà che aveva con sé. Gli agenti doganali scoprono che Michael aveva qualcosa di proibito che non aveva dichiarato, tra cui alcune foglie malate di eucalipto, semi, e altra materia organica.

Gli agenti doganali mostrano a Michael che aveva riempito il suo modulo di dichiarazione per la dogana forma in modo non corretto, in particolare con riferimento alla domanda n°7. Un agente doganale ha fatto notare a Michael che non dichiarando quella materia organica aveva infranto la legge della nazione. Michael tuttavia ritiene che le leggi australiane non valgano per lui (**).

(AD1): Riempiendo questo modulo [?] lei ha infranto la legge della sua nazione e della mia nazione.

(EA): Ah, no! Non è la mia legge.

A quanto pare le leggi di una nazione valgono per i goy, non il popolo eletto. L’agente doganale ha detto a Michael che l’introduzione nel continente di quella materia organica è vietata allo scopo di proteggere le piante e gli alberi dell’Australia.

(AD2): Immettendo quella materia organica [nel continente] si mettono a rischio la flora e la fauna dell’Australia. Non si tratta di una questione puramente legislativa fine a se stessa, ma del rischio coinvolti; capisce?

Michael discute con l’agente doganale e cerca di intimidirlo. L’agente doganale tenta di spiegare di nuovo la questione ma in modo più dettagliato; Michael però, arrabbiato, lo interruppe con un’osservazione:

(AD1): Lo dico seriamente, [?] sto proteggendo gli australiani.

(EA): Io sto parlando dell’importanza di proteggere la mia gente.

Purtroppo il personale del programma televisivo non ha chiesto a Michael di spiegare quest a frase. L’agente doganale poi afferma di non riusciva a capire perché Michael non dichiarato quelle foglie malate di eucalipto.

(AD1): È palese che si tratta di foglie malate. Non riesco a capire come abbia potuto non dichiararle. È qualcosa che va di là della mia capacità di comprensione.

Vediamo se io e voi possiamo capire perché un ebreo australiano dovrebbe volere portare alcune foglie malate in patria al ritorno da un viaggio in Israele. E dove ha preso quelle foglie, e dove ha trovato le altre parti di piante che stava contrabbando. Non si tratta di souvenir turistici tipici.

Da un ebreo in visita in Israele ci si potrebbe aspettare una visita al muro del pianto, ma ovviamente Michael deve (***) essersi fermato all’Emporio di malattie e insetti camuffato da un salone del barbiere di Moshe Steinberg. È qui che il popolo eletto sono in grado scegliere tra una vasta varietà di malattie e insetti offerti gratuitamente perché l’operazione è sovvenzionata dal programma di aiuti esteri statunitensi per Israele e dai pagamenti effettuati dalla Germania a risarcimento per l’olocausto [presunto, ndt]. Michael ha deciso di raccogliere alcune foglie malate di eucalipto e altre piante malate. Successivamente è tornato in Australia con le foglie malate nascoste nel suo bagaglio. Pensate che la sua frase sul proteggere la sua popolazione possa spiegare il motivo di questo suo comportamento?

Forse stava contrabbando malattie in Australia perché crede di essere un membro della razza superiore e di essere circondato da orde di goy inferiori. Forse crede che popolo eletto deve proteggersi da noi animali infestanti diffondendo malattie, scatenando guerre, e appiccando incendi ai boschi, e quant’altro si possa immaginare per distruggere le nostre nazioni e ottenere il controllo del mondo. Michael è stato catturato solo perché ha attirato l’attenzione degli agenti doganali. Se si fosse comportato come tutti gli altri, sarebbe sfuggito [ai controlli doganali] senza essere notato. Ciò potrebbe sollevare la domanda: “Quanti altri ebrei sono andati in Israele a prendere malattie o insetti e sono riusciti a spargerli nel mondo?” Ci si potrebbe anche chiedere: “Per quanti secoli ancora quegli uomini-percora dei nostri parenti e vicini di casa ignoreranno o tollereranno questi abusi?

(EA): Sto parlando dell’importanza di proteggere la mia gente.

(*) Errata corrige: si tratta dell’emittente televisiva australiana Seven Network, ndt.
(**) In Australia la legge sull’introduzione di materiale organico, quale cibo, semi, piante, animali, ecc è molto rigorosa per evitare che vengano introdotti parassiti e malattie attualmente non esistenti in quel continente, ndt.
(***) Frase sarcastica di fantasia ma forse non troppo lontana dalla realtà, ndt.