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2002 aggiornamenti: 2009-06-28 [l’originale è qui ]
1) Perché hai incluso le informazioni sul presidente John F. Kennedy?
Un’altra ragione è che volevo mostrare che si può stabilire che l’assassinio del presidente Kennedy sia stato un raggiro leggendo semplicemente una piccola parte del rapporto Warren [il rapporto della Commissione presidenziale sull’assassinio di John F. Kennedy, ndt]. Non serve leggere l’intero rapporto, né intervistare nessuno. Centinaia se non migliaia di persone hanno tentato per decenni di dimostrare che l’assassinio di Kennedy fosse un raggiro, ma quante prove servono agli statunitensi? Esattamente, che cosa c’è che non va nel cervello dei miei concittadini statunitensi? Perfino alcuni miei familiari e parenti sono senza speranza. Una terza ragione è che volevo mostrare quanto fosse incredibilmente facile per questi individui farla franca con questi raggiri e ingannare la gente. Ero bambino quando Kennedy fu ammazzato e quindi non so molto al riguardo. Sono cresciuto con l’idea comune che fosse stato ucciso da Oswald. Anche milioni di altri che al tempo erano bambini o non erano ancora nati credevano tempo fa che a uccidere Kennedy fosse stato Oswald. Si tratta di un raggiro estremamente ovvio, ma me ne sono reso conto solamente qualche anno fa, quando ho esaminato il rapporto Warren. Forse milioni di altri statunitensi non si rendono conto tuttora che si sia trattato di un raggiro. È incredibilmente facile manipolare gli articoli notiziari, i libri scolastici, e le voci delle enciclopedie. 2) Come hai realizzato il libro? Qualcuno ti ha aiutato?Sì, ho prodotto il mio libro interamente da solo. Nessuno ha voluto aiutarmi poiché la maggior parte della gente nel 2002 credeva alla versione ufficiale dell’attentato dell’11 settembre e assumeva che commettessi un grosso sbaglio affermando che le torri del World Trade Center erano state demolite con gli esplosivi [e non erano crollate come conseguenza degli schianti degli aerei o degli incendi da essi generati, come sostiene la versione ufficiale, ndt]. Mio padre tuttavia si è offerto di leggere il libro subito prima che venisse mandato in stampa per scorgere gli errori ortografici. Tutte le informazioni presenti nel mio libro provenivano da internet. Non sono andato fino alla città di New York a intervistare qualcuno, né sono andato in qualche biblioteca. Non ho nemmeno intervistato nessuno al telefono. Il materiale nei 2 capitoli sull’assassinio del presidente Kennedy provengono dal rapporto Warren, che è disponibile su internet. Non ho nessuna fonte speciale d’informazioni su quell’omicidio, e non sono andato in Texas [John F. Kennedy fu ucciso a Dallas, in Texas, ndt], né ho parlato con qualcuno su tale argomento. Ho raccolto tutte le informazioni di cui avevo bisogno da internet rimanendo seduto nella mia camera da letto per gli ospiti, utilizzando il mio computer e un modem. Non tutte le fotografie però erano gratuite e ho dovuto pagare per le fotografie dell’Associated Press, della Reuters, e della Corbis, ma le ho acquistate e scaricate stando nella mia camera da letto per gli ospiti. Ho realizzato l’intero libro in quella stanza; non sono dovuto andare da nessuna parte. Ho raccolto le informazioni con il mio computer, e con esso ho anche impaginato il libro, e realizzato i file per la stamperia, alla quale ho inviato i file necessari registrandoli su un CD-ROM. Con i miei risparmi ho pagato sia la stamperia per la stampa delle copie del mio libro che le fotografie acquistate. Quei soldi inoltre erano denaro che mi ero guadagnato lavorando. Non ho ricevuto alcuna eredità, nessuno mi ha donato somme di denaro, e non ho nemmeno preso soldi a prestito. Non mi sono preso la briga di annotarmi tutte le spese che ho sostenuto, ma ho speso qualcosa come 5.000 dollari per l’acquisto delle fotografie e circa 25.000 per la stampa delle copie del libro. Il libro era costoso perché ho pagato per una carta e una colla di qualità superiore che i tipici libri in edizione economica non hanno. C’è stato purtroppo un fraintendimento con l’impiegato della stamperia a proposito della copertina del libro. Io volevo la tipica copertina plastificata dei libri in edizione economica, ma l’addetto della stamperia non l’ha plastificata, motivo per cui le prime copie del libro avevano la copertina non plastificata. I computer, i software, e internet permettono a un singolo di realizzare un libro con fotografie a colori facendo tutto da solo. È possibile, sempre per un singolo, anche realizzare filmati facendo tutto da solo. In effetti ho realizzato da solo tutti i miei filmati. Ho cercato di trovare informazioni per il mio libro da ciò che le persone “ordinarie” considerano fonti che godono di buona reputazione, quali l’Associated Press, il The New York Times, e il governo statunitense. Presumo che l’unica fonte di informazioni che la maggior parte della gente considererebbe dubbia è Christopher Bollyn, un giornalista investigativo che, insieme a tutta la famiglia, è stato rapito nel giugno 2007 (ho pubblicato informazioni su questo rapimento qui ). 3) Come ti guadagni da vivere?Sono un lavoratore autonomo dal 1991 e lavoro a casa sviluppando software per rivenditori di macchinari e altre attività commerciali che hanno macchine a controllo numerico (CNC). Non ho mai ricevuto nulla da eredità, da trust funds [società d’investimento utilizzate spesso per passare ricchezza in eredità aggirandone la tassazione, ndt], o da altre fonti di denaro. Tutto ciò che guadagno in termini economici e finanziari è frutto del mio lavoro. 4) Pensi che il tuo libro cambierà il mondo o gli USA? Occasionalmente, prima che il libro fosse stampato, fantasticavo che avrebbe migliorato gli USA, ma non mi aspettavo che il suo effetto sarebbe stato nulla più di quello dei libri che smascherano l’assassinio del presidente Kennedy come un raggiro. Questi raggiri vanno avanti, anno dopo anni, e certamente continueranno nel futuro. Ho scritto quel libro per quella piccola frazione della popolazione che apprezza le informazioni sull’attentato dell’11 settembre, e principalmente per coloro i quali vogliono discutere la questione con gli altri. Il mio libro fornisce loro fotografie e informazione di cui hanno bisogno per discutere di quell’attentato senza passare per “complottisti folli.” 5) Ti sei domandato se sei dalla parte sbagliata in quel raggiro che è stato l’attacco dell’11 settembre?Pensieri del genere mi sono passati per la testa occasionalmente dal 2002 a, forse, il 2006. In quegli anni ero scioccato e sconvolto da come la maggioranza della gente, inclusi i miei stessi parenti, si rifiutava di esaminare seriamente le informazioni riportate nel mio libro. Durante quegli anni non ero completamente certo su chi fossero gli individui coinvolti nell’attentato dell’11 settembre, e di quale fosse il loro obbiettivo finale, e quindi mi è capitato di domandarmi se forse si trattasse di persone disgustate dagli individui “ordinari” e intente ad apportare miglioramenti al mondo ricorrendo a operazioni a bandiera falsa. Mi chiedevo anche se il mio libro non avesse peggiorato le cose interferendo negativamente con i loro tentativi di migliorare il mondo. Molti anni prima dell’attacco dell’11 settembre giunsi alla conclusione che gli USA sono una nazione morente e senza speranza. Ritengo che i 2 problemi più seri che affliggono gli Stati Uniti siano: 1) Milioni di statunitensi cercano di evitare di lavorare Riassumendo, ritengo che gli Stati Uniti siano una nazione senza speranza. La maggior parte degli statunitensi ha atteggiamenti auto-distruttivi; non vogliono imparare, pensare, discutere, o contribuire, ma commiserarsi e fantasticare pensando ai soldi, all’essere accuditi da altri, e alle eredità. Credo che gli USA siano diretti verso la distruzione, ma la cosa ci dà un’opportunità di creare qualcosa di meglio. Chi è a bordo di una nave dovrebbe salvare se stesso e le altre persone rispettabili, lasciando che gli “sventurati” affondino. I sopravvissuti poi potranno progettare una nave migliore. 6) Non provi rabbia per coloro che hanno perpetrato quel raggiro che è stato l’attentato dell’11 settembre?No! Leggete la pagina 150 della versione in inglese del mio libro; non odio nessuno e preferisco godermi la vita, non sprecarla odiando qualcuno. Sono diventato tuttavia completamente deluso dagli statunitensi poiché permettono a questi raggiri di essere perpetrati e quando tentiamo di aiutarli a comprendere i loro problemi ci ignorano o ci insultano! Coloro che hanno perpetrato quel raggiro che è stato l’attentato dell’11 settembre si sono approfittati semplicemente della massa di gente (compresa la maggior parte dei miei parenti!) che rifiutano di pensare, di imparare, di discutere delle questioni, e di comportarsi in modo rispettabile. Chi è il vero nemico degli USA? Sono forse coloro che perpetrano questi raggiri? Io dico che il nemico principale di ciascuna nazione è quell’orda di stupidi dementi che chiamiamo “la gente.” • La gente [in USA] esige l’andata in guerra, ma si rifiuta di discutere la nostra [i.e. degli USA] politica estera e come questa potrebbe essere la causa dell’odio e dei disordini nelle altre nazioni.
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