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Christopher Bollyn licenziato dall’American Free Press

di Christopher Bollyn


9 ottobre 2006


[l’originale è qui ]

Christopher Bollyn dell’American Free Press è stato licenziato dal caporedattore Chris Petherick la mattina di sabato 7 ottobre 2006.

Il contratto di Bollyn, che ha scritto per l’American Free Press (l’ex-The Spotlight) dal giugno 2000, è stato interrotto con una nota inviata per posta elettronica da Petherick e con “effetto immediato.”

La lettera di licenziamento firmata da Petherick adduce due motivi per il licenziamento di Bollyn:

Il suo primo motivo:

“I nostri giornalisti non si sognerebbero mai di presentare una storia falsa. Lo stesso, comunque, non può dirsi per te.”


Petherick fa intendere che ho proposto per la pubblicazione alcune storie false. Gli ho chiesto, quindi, di chiarire esattamente quali mie storie fossero di fatto errate.

La seconda ragione di Petherick era che sarei stato un dipendente infedele che aveva accusato l’American Free Press di essere sotto il controllo di qualche altro ente. Ha detto:

“Accusando l’American Free Press di essere sotto il controllo di qualche altro ente, menti.”


Ho chiesto a Petherick di mostrare dove e quando avrei accusato “l’American Free Press di essere sotto il controllo di qualche altro ente.”

Fino ad ora, Petherick non ha chiarito le sue accuse e sue dichiarazioni.

Petherick ha concluso la sua comunicazione del licenziamento dicendo:

“Per le ragioni sopra esposte, non prenderti la briga di presentare qualcosa per la pubblicazione su questo giornale. Inoltre, non saremo più in grado di pagarti lo stipendio.

Questo ha effetto immediato.

Christopher J. Petherick, direttore editoriale / American Free Press


Va notato che Bollyn è stato licenziato circa 6 settimane dopo essere stato attaccato e colpito con il taser a casa sua da poliziotti in borghese. Le identità dei tre individui coinvolti in quella provocazione e aggressione della polizia sono stati tenuti segreti per oltre un mese.

L’American Free Press aveva raccolto fondi presso la sua sede a Washington per finanziare la difesa legale per Bollyn. Bollyn ha chiesto ripetutamente un elenco di coloro che avevano contribuito con donatori per ringraziarli personalmente. Fino ad ora Bollyn non ha ricevuto una tale lista e non ha idea di quanto denaro è stato raccolto per la sua imminente battaglia legale.

Durante la recente conferenza dell’American Free Press intitolata First Amendment [letteralmente, Primo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti ] tenutasi a Washington, a Bollyn è stato detto dal personale di alto rango dell’American Free Press di stare alla larga da quella conferenza. Bollyn ha detto che Michael Piper aveva dato un ultimatum che o lui o Bollyn avrebbe partecipato. Piper ha detto che avrebbe boicottato la conferenza se Bollyn vi avesse partecipato.

L’arresto di Bollyn è stato seguito da un attacco immediato e intenso alla sua immagine da parte di Scott Makufka (alias Victor Thorn) e di Lisa Guliani, estensori di WING TV. Bollyn è venuto a conoscenza della campagna di assassinio della sua immagine condotta da WING TV dalla trasmissione radiofonica di Piper in cui è stato interrogato aggressivamente da Makufka.

Anche Makufka e la Guliani scrivono per l’American Free Press e per la sua pubblicazione sorella The Barnes Review. Con l’American Free Press hanno accordi in corso per la pubblicazione e la vendita di libri. WING TV ha lavorato a stretto contatto con Piper e ha pubblicato un suo libro del 2005 intitolato Dirty Secrets [letteralmente Segreti sporchi].

Solo di recente Bollyn ha iniziato a difendersi dagli attacchi di Makufka e della Guliani pubblicando sul sito internet Rumor Mill News informazioni concrete su di loro e sul loro passato.

Gli attacchi di “assassinio dell’immagine” di Bollyn condotti dagli estensori di WING TV sono in corso in diversi forum telematici e continuano fino ad oggi. L’American Free Press non ha fatto nulla per fermare i loro attacchi contro Bollyn.

Bollyn è stato il primo a riportato notizia della scoperta di metallo fuso, nell’estate del 2002, dopo aver parlato con due ditte appaltatrici che sovrintendevano alla rimozione delle macerie [del World Trade Center]. Il professore Steven E. Jones (*) ha stabilito che quel metallo è stato generato da una reazione con la termite, il che è prova della demolizione controllata delle tre torri del World Trade Center.

Nel mese passato sia Jones e che Bollyn sono stati rimossi dal loro posto di lavoro dopo essere stati attaccati e umiliato pubblicamente per le loro indagini sull’attacco dell’11 settembre. In entrambi i casi, è stato utilizzato un programma radiofonico per creare una situazione al fine di parlare male dei due ricercatori e mettere in discussione la loro credibilità.

(*) Come Hufschmid aveva scritto pubblicamente, anche il professore Steven E. Jones lavora per la rete criminale giudaica; Bollyn al tempo non credeva che la corruzione potesse essere tanto estesa, ma i fatti gli hanno dato torto, ndt.


Fotografia: Christopher Bollyn (a sinistra) e il professore Steven E. Jones dell’università Brigham Young University mentre nel marzo 2006 discutono a Provo, nello Utah, le prove relative all’attacco dell’11 settembre. Bollyn e Jones hanno collaborato su una indagine scientifica del metallo fuso trovato tra le macerie del World Trade Center cinque settimane dopo l’attentato dell’11 settembre.

Importante:

Christopher Bollyn e famiglia sono MIA (*)

La mia risposta è qui 

Nota: non so che fine facciano i soldi che donate a Bollyn, sia direttamente, che acquistando il suo libro! Christopher scriveva articoli gratis, finanziandosi con la vendita del suo libro per bambini ABC book e con le donazioni. Il suo bellissimo ABC book è descritto qui .

Fate circolare i collegamenti telematici ai suoi articoli e cercate di trovare più persone che si uniscano a noi nella nostra lotta per esporre la corruzione. Non permettere “loro” di eliminarci tutti! Mostrate che tutto ciò vi importa!

(*) MIA, ovvero “Missing in Action,” si traduce in “disperso in un’azione di guerra.”