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di Christopher Bollyn 16 marzo 2007 [l’originale è qui ]La persona che si dice essere Khalid Sheikh Mohammed (nel seguito, KSM) chiaramente non ha le sembianze di colui che sarebbe la regia degli attacchi dell’11 settembre, anzi non sembra essere stato mai nemmeno la regia di alcunché.LE PROVE FOTOGRAFICHE CHE SI TRATTA DI UN IMPOSTORE È stata riportata la notizia secondo cui il 1º marzo 2003 Khalid Sheikh Mohammed è stato catturato in un’incursione in un appartamento a Rawalpindi, la città sorella di Islamabad, la capitale del Pakistan:
Questo è quanto è stato riportato dalla stampa pachistana e indiana, la quale ha pubblicato alcune fotografie del mentalmente flebile Ahmed Abdul Qudoos. Una fotografia di Khalid Sheikh Mohammed affiancata da una dell’arrestato, mentalmente flebile, Qudoos inoltre è stata riportata verso la fine della seguente pagina. Di Qudoos notate la corporatura robusta, gli occhi quasi chiusi, e la basetta grigia di fronte all’orecchio destro.
Ecco la didascalia della fotografia di Qudoos (scritto anche Qadus) riportata sopra:
Confrontate ora il volto di quella persona con quello di KSM, il presunto regista del terrorismo:
Di nuovo vedrete che il sospetto di nome KSM ha le basette grigie, la corporatura robusta, e gli occhi pigri di Qudoos. Il reo confesso regista del terrorismo quindi è in verità Ahmed Abdul Qadus. Il vero KSM è stato ucciso l’11 settembre 2002, come riportato al tempo dalla stampa pachistana.
UN IMPOSTORE? Il primo segno che questo non fosse il vero KSM e che stiamo parlando di due persone differenti è il fatto che ha reso la confessione nel tribunale militare segreto a Cuba parlando un l’inglese stentato. Il vero KSM, d’altra parte, ha studiato negli USA, dove ha conseguito una laurea in ingegneria meccanica presso una università statunitense nel 1986. L’inglese veramente scadente della recente
confessione non
è compatibile con quello di un ingegnere laureatosi negli USA. Il vero KSM parlava correntemente l’arabo, l’inglese,
e l’urdu: Il vero KSM ha frequentato l’università Chowan College, una piccola scuola battista a Murfreesboro, nella Carolina del Nord, per almeno un semestre nel 1983, secondo Sarah Ward, la portavoce di quell’università. Si è poi trasferito al North Carolina Agricultural and Technical State University [letteralmente, Università statale agricola e tecnica della Carolina del Nord] e ha completato un corso di laurea in ingegneria meccanica nel 1986. Ciò è stato confermato da Nettie Rowland della segreteria di quell’università. Il vero KSM aveva viaggiato e lavorato in tutta l’Asia, e vissuto in molte nazioni straniere, dagli Stati Uniti, alle Filippine, alla Bosnia. Il vero KSM doveva avere una
padronanza della lingua inglese di gran lunga
superiore a quella vista nelle 26 pagine della trascrizione della sua
recente confessione. KHALID SHAIKH MOHAMMED È STATO UCCISO NEL 2002? Nell’ottobre 2002 Syed Saleem Shahzad, corrispondente politico
di lunga anzianità di servizio per il Dawn
Group, un gruppo editoriale a Karachi, in Pakistan, ha
riportato che “Khalid Shaikh Mohammed” è stato ucciso
in un’incursione eseguita dall’FBI
e dall’ISI a Karachi l’11
settembre 2002:
E:
Il 6 marzo 2003, Shahzad ha scritto nuovamente sul mistero che
avvolge
la sorte di KSM, ovvero se fosse vivo o morto, nell’articolo intitolato
“Khalid: un banco di
prova per la credibilità degli USA.”
Ahmed Abdul Qudoos viene utilizzato come un impostore del deceduto KSM? Tutto questo è un grande inganno per utilizzare una persona mentalmente flebile come capro espiatorio per tutti gli attacchi terroristici a bandiera falsa degli ultimi 14 anni? Se così fosse, e certamente sembra che le cose siano così, è il livello più basso a cui il governo statunitense potesse scendere. A meno che la persona che afferma di essere il regista
dell’attacco dell’11 settembre sia portato negli Stati Uniti e messo
sotto processo, esibendo tutte le prove, non c’è nessun elemento che ci
convince che ci sia qualcosa di vero in queste affermazioni
incredibili i cui processi super-segreti si svolgono a porte chiuse nel
campo Camp
Delta a Guantanamo, a Cuba. I PARENTI DELLE VITTIME DELL’ATTACCO DELL’11 SETTEMBRE REAGISCONO William Doyle, che ha perso il figlio nell’attentato dell’11 settembre, è a capo di un gruppo di parenti [delle vittime dell’attacco dell’11 settembre] chiamato Coalition of 9/11 Families [letteralmente, Coalizione delle famiglie delle vittime dell’attentato dell’11 settembre]. Quando gli è stato chiesto della recente confessione resa a un tribunale militare super-segreto a Cuba, Doyle ha detto che era “nauseante.” “Essere arrivati tanto in basso è una novità,” ha detto Doyle. “L’amministrazione lo sta usando come un capro espiatorio per continuare l’insabbiamento del governo statunitense.” “Dovrebbe essere portato negli Stati Uniti per affrontare un processo,” ha detto Doyle. “Non è l’unico coinvolto.” “Chi lo ha finanziato?,” ha chiesto Doyle, il quale ha notato che dal 2002 il governo USA ha segretato 28 pagine dell’indagine bipartisan sull’attacco dell’11 settembre. “L’amministrazione ha informazioni sulla provenienza di quel denaro,” ha affermato Doyle. “Il nostro governo sa. Perché questa gente non viene interrogata?” “Almeno c’è stato un processo in Germania in cui sono state presentate tutte le prove,” ha detto, riferendosi al processo al sospetto terrorista Mounir el Motassadeq tenutosi ad Amburgo.” Questo Ahmed Abdul Qadus è quello che viene presentato al mondo come Khalid Sheikh Mohammed; si tratta di un impostore e la sua confessione è una truffa - e i militari e il governo statunitensi lo sanno. Per ulteriori informazioni: |
Importante:
Christopher Bollyn e famiglia sono MIA (*) La mia risposta è qui Nota: non so che fine facciano i soldi che donate a Bollyn, sia direttamente, che acquistando il suo libro! Christopher scriveva articoli gratis, finanziandosi con la vendita del suo libro per bambini ABC book e con le donazioni. Il suo bellissimo ABC book è descritto qui . Fate circolare i collegamenti telematici ai suoi articoli e cercate di trovare più persone che si uniscano a noi nella nostra lotta per esporre la corruzione. Non permettere “loro” di eliminarci tutti! Mostrate che tutto ciò vi importa! (*) MIA, ovvero “Missing in Action,” si traduce in “disperso in un’azione di guerra.” |